Pioggia di droni contro la Russia: brucia l'aeroporto militare

Dopo l'attacco nella regione russa di Kursk, l'Ucraina ha messo nel mirino quella di Lipeck dove sono stati colpiti un aeroporto militare e una centrale elettrica

Pioggia di droni contro la Russia: brucia l'aeroporto militare

Prosegue l'offensiva dell'Ucraina nel territorio russo. Dopo l'attacco nella regione di Kursk, le forze di Kiev hanno messo nel mirino quella di Lipeck dove sono stati colpiti un aeroporto militare e una centrale elettrica situata a circa 200 chilometri dal confine tra i due Paesi. L'attacco si è concretizzato mediante un massiccio utilizzo di droni. Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa russo, i sistemi di difesa del Paese hanno abbattuto 75 velivoli senza pilota: 26 nella regione di Belgorod, 19 nella citata Lipeck, sette a Kursk, cinque nella regione di Bryansk, quattro in quella di Voronezh, uno in quello di Oryol, cinque nella penisola di Crimea e otto sopra il Mar Nero. "Inoltre, sette imbarcazioni senza equipaggio dirette verso la penisola di Crimea sono state distrutte" nel Mar Nero, ha aggiunto il dicastero in una nota. La situazione più critica riguarda Lipeck; il governatore locale Igor Artamonov sul suo canale Telegram, ha parlato di nove feriti. "Abbiamo visitato i feriti negli ospedali - ha affermato - attualmente le persone in cura sono nove". Questo raid transfrontaliero effettuato dall'esercito ucraino coincide con l'attacco più significativo contro il territorio russo dallo scoppio della guerra nel febbraio 2022.

L'offensiva dell'Ucraina in Russia

L'esercito ucraino ha proseguito la sua incursione nella regione russa di Kursk e ha lanciato nella notte attacchi "massicci" di droni su diverse altre regioni della Russia, tra cui quella di Lipeck. Il governatore regionale Artamonov ha dichiarato lo stato di emergenza dopo un "massiccio attacco" da parte di droni ucraini che, ha riferito, ha ferito diverse persone e danneggiato una centrale elettrica. Dopo aver inizialmente invitato i suoi cittadini a ignorare gli appelli a lasciare Lipeck sui social network, sostenendo che erano stati "trasmessi dal nemico per seminare il panico", il funzionario ha infine ordinato l'evacuazione di quattro villaggi della zona circostante.

L'Ucraina non si è ufficialmente assunta la responsabilità dell'operazione, ma il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato in un discorso ieri che la Russia deve "sentire" le conseguenze della sua invasione. "La Russia ha portato la guerra nella nostra terra e dovrebbe sentire ciò che ha fatto", ha detto senza riferirsi direttamente all'offensiva. Secondo l'esercito russo, partecipano circa 1.000 soldati e una ventina di mezzi corazzati e carri armati.

Nelle prime ore di venerdì, le autorità di diverse regioni russe hanno avvertito di attacchi aerei. Le offensive aeree di Lipeck si sovrappongono all'incursione delle forze di Kiev nella regione di Kursk. Secondo l'Istituto per lo studio della guerra (ISW), le truppe ucraine avrebbero ottenuto significativi guadagni territoriali dall'inizio dell'offensiva. "I video geolocalizzati e le affermazioni russe indicano che le forze ucraine hanno continuato ad avanzare rapidamente nella regione di Kursk l'8 agosto, e che sarebbero presenti in aree fino a 35 chilometri dal confine", dicono gli analisti, pur se "molto probabilmente non controllano" tutto il territorio.

L'attacco di Kiev: cosa succede nella regione di Lipeck

Il ministero della Difesa russo ha assicurato che "l'operazione per distruggere le unità dell'esercito ucraino continua" con bombardamenti, razzi e colpi di artiglieria contro le truppe che hanno attraversato il confine. Mosca ha inviato rinforzi per "sventare i tentativi di penetrazione" all'interno del Paese. Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato di una "provocazione su larga scala" da parte di Kiev. Gli alleati internazionali dell'Ucraina sono rimasti sorpresi dall'incursione. Il Dipartimento di Stato americano ha espresso sostegno a Kiev ma non ha commentato direttamente l'operazione.

Tornando a Lipeck, nella notte un massiccio attacco di droni ha colpito la regione. "Attenzione! Lipetsk è l'obiettivo di un massiccio attacco di droni", ha scritto su Telegram il governatore Artamonov. "Le infrastrutture energetiche sono state danneggiate", provocando interruzioni di corrente, ha aggiunto in un messaggio successivo, precisando che l'elettricità è stata successivamente ripristinata nelle case più colpite. Il governatore ha dichiarato lo stato di emergenza nel comune di Lipetsk e ha ordinato l'evacuazione di quattro villaggi circostanti "per garantire la sicurezza dei residenti", misura che ha interessato 416 famiglie. Ha anche chiesto agli abitanti di Lipetsk di rimanere a casa fino alla fine dell'allerta.

La città di Lipetsk si trova a circa 200 chilometri in linea d'aria dal confine con l'Ucraina. Un altro attacco di droni ucraini è stato segnalato nella regione di Belgorod, vicino al confine ucraino.

Secondo il governatore regionale Vyacheslav Gladkov, le difese aeree russe hanno abbattuto 29 droni e l'attacco ha causato danni materiali ma nessun ferito. A Sebastopoli, nella penisola di Crimea annessa alla Russia nel 2014, il governatore Mikhail Razvojaiev ha denunciato attacchi di droni aerei e marittimi.

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