Il dovere di inorridire

Ecco la foto che incastra le bestie palestinesi alle loro responsabilità di fronte a Dio, il nostro Dio, e all'umanità intera

Il dovere di inorridire
00:00 00:00

Ecco la foto che incastra le bestie palestinesi alle loro responsabilità di fronte a Dio, il nostro Dio, e all'umanità intera. Abbiamo riflettuto molto prima di pubblicare un'immagine così tremenda, immagine che non è «rubata» e diffusa da qualche foto-sciacallo, bensì scattata con scopo probatorio dai soldati israeliani arrivati sul luogo del massacro a cose fatte e pubblicata sui canali social ufficiali dello Stato di Israele insieme a diverse altre. Lo stesso Israele a sua volta ha dovuto cedere all'esibizione dell'orrore non per spirito macabro, ma per tacitare chi nel mondo purtroppo succede anche in Italia ha messo in dubbio che la strage di bambini decapitati dai terroristi palestinesi fosse mai avvenuta. No, quella strage non è un'operazione di propaganda israeliana, è un fatto certo e documentato e il tentativo degli intellettuali occidentali filo palestinesi di negarla è cosa che li mette sullo stesso livello morale dei killer.

La verità disse uno statista è sempre illuminante e ci aiuta a essere coraggiosi. Ecco, davanti a questa fotografia dobbiamo avere tutti il coraggio di non girarci dall'altra parte perché respingente o «perché sono problemi degli israeliani e poi in fondo questi poveri palestinesi». Nelle guerre, in tutte le guerre, anche i bambini, cosa orribile, muoiono sotto le bombe. Ma in nessuna guerra del mondo e per nessun motivo al mondo un soldato può accanirsi con il machete contro un neonato, perché in quel momento non sta uccidendo soltanto una persona inerme bensì il senso stesso dell'esistenza dell'uomo. È che questi non sono soldati, sono terroristi, e quando manca la divisa manca l'onore. Con l'aggravante che queste sono bestie indottrinate all'odio non seguendo percorsi, sia pur folli, di giustizia sociale, ma leggendo i testi di Allah, quindi in nome di un dio carnefice.

Scrisse Oriana Fallaci: «Sono sionista perché respiro, perché penso, perché vedo, perché so, in conclusione sono sionista

perché sono egoista, perché se muore Israele, nostro migliore e coraggioso alleato, moriremo anche noi». Ecco, per questo come Oriana noi dobbiamo «vedere» questa fotografia e non «pensare» di stare dalla parte dei sionisti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica