A destare la maggiore curiosità dei cronisti presenti nella Repubblica Centrafricana, è stata la presenza di alcuni giovani che nei mesi scorsi hanno indossato magliette con le sue effigie. Segno inequivocabile dell'influenza qui esercitata da Dmitry Sytii, una delle ultime persone probabilmente a vedere in vita l'ex capo della Wagner, Evgenji Prigozhin. Quest'ultimo, com'è noto, ad agosto è rimasto ucciso a seguito dello schianto del suo aereo nella regione russa di Tver. Un incidente mentre era di rientro proprio dal continente africano, lì dove la sua Wagner ha tratto gran parte del prestigio politico e del potere economico.
Sarebbe stato proprio Sytii a ereditare la gestione dei lauti affari della compagnia militare privata in Africa. Ma la sua stretta collaborazione con Prigozhin potrebbe rappresentare un macigno per il suo futuro. In poche parole, per capire il destino della Wagner in Africa occorre capire quale sarà il destino riservato a Sytii.
Dagli studi a Parigi a curatore degli affari della Wagner
Alcuni giornalisti del Wall Street Journal hanno scandagliato nel passato del delfino di Prigozhin. E questo perché il presente parla di un personaggio che, ad appena 34 anni, sembra aver assunto un ruolo decisivo nella Repubblica Centrafricana. Nel cuore cioè degli affari della Wagner in Africa. È qui che la compagnia ha esordito nel continente, è qui che per la prima volta i combattenti mercenari agli ordini di Prigozhin hanno operato come longa manus di Mosca. Ed è sempre qui che la Wagner si è imposta come attore economico di primo rilievo, gestendo commerci di diamanti e oro e di altre risorse di cui la Repubblica Centrafricana è ricca.
A gestire gli affari negli ultimi anni sarebbe stato proprio Sytii. Una figura che non emerge dal mondo militare, né dai vari movimenti ideologici nazionalisti che hanno supportato la compagnia di Prigozhin. Nessun tatuaggio, capelli lunghi e ricci e abbigliamento da studente modello: è questa la prima immagine che arriva di Dmitry Sytii. In effetti, il curriculum è quello di uno che preme per una carriera nel mondo finanziario e non militare o politico.
Ha studiato commercio internazionale a San Pietroburgo, città di Prigozhin e Putin, poi ha conseguito un master in marketing e affari alla Business School di Parigi. Qui ha imparato, oltre al francese, anche lo spagnolo e l'inglese. Nel suo curriculum online pubblicato nel 2015 dopo la laurea, ha scritto di "essere estremamente interessato a lavorare in un'azienda internazionale nel settore high-tech che metterà alla prova le mie capacità e competenze con compiti entusiasmanti".
Desiderio in parte esaudito. In un rapporto del Tesoro degli Stati Uniti, è emersa l'assunzione di Sytii nella Internet Research Agency. Quest'ultima è una società di Prigozhin che, sempre secondo Washington, altro non rappresenta che una fabbrica di troll nelle mani della Wagner. Probabile quindi che Sytii e Prigozhin siano entrati in contatto in questa precisa fase. Tanto che poco dopo il capo della compagnia lo ha spedito a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana. Qui dapprima ha lavorato come interprete, successivamente le mansioni sono diventate ben altre.
Dopo il suo arrivo, Sytii ha infatti registrato la società Lobaye Invest. Secondo l'Ue, si tratta di una società orbitante attorno la galassia degli interessi della Wagner. Dal governo di Bangui, la Lobaye ha ottenuto il permesso di estrazione di oro e diamante. In seguito, ha finanziato la nascita di una stazione radio, poi ha allargato gli affari alla produzione di birra e vodka. Sempre ovviamente nella Repubblica Centrafricana. Informazione (e disinformazione), minerali e vendita di alcolici: sono tutti elementi che hanno contribuito ad arricchire la Wagner e a potenziare la propria influenza in Africa, sempre nell'ottica di favorire le mire russe nel continente. Interessi gestiti in prima persona, e per conto di Prigozhin, da Dmitri Sytii.
La villa al centro di Bangui
Del ruolo del delfino di Prigozhin si è occupato negli anni anche il portale All Eyes on Wagner, il quale monitora tutte le mosse della compagnia. Nel 2018 gli attivisti del portale sono riusciti ad entrare nella rubrica telefonica di Sytii e tra i suoi contatti spiccavano quelli di personaggi molto potenti della politica centrafricana e non solo. Si notavano infatti dirigenti di aziende per il trasferimento di diamenti e militari.
A confermare l'influenza di Sytii a Bangui è anche il suo stile di vita nella capitale del Paese africano. Qui gira con un Suv e frequenta ristoranti esclusivi, intrattenendosi spesso con personaggi di alto rango della vita politica ed economica locale. Non solo, ma la sua residenza è attestata all'interno di una mega villa al centro di Bangui, un tempo dimora ufficiale della presidenza della repubblica. Il Wall Street Journal non è riuscito ad ottenere delle dichiarazioni ufficiali dirette da Sytii, ma ha rintracciato alcuni dei contatti più altolocati da lui frequentati.
Tra questi spicca Fidèle Gouandjika, consigliere per la sicurezza del presidente centrafricano Faustin-Archange Touadéra. Gouandjika ha raccontato di essere un "buon amico" di Sytii e di averlo conosciuto in una delle cene con lui intrattenute, davanti a bottiglie di vodka e prelibatezze locali. Ad aprile però qualcosa ha scosso la vita del fidato alleato di Prigozhin a Bangui: una bomba posizionata all'interno del centro di cultura russo, di cui Sytii è direttore, gli ha procurato gravi ferite alla mano destra e al petto. Tanto da dover essere curato in Russia per alcune settimane. Proprio il centro di cultura di Mosca, sul finire dello scorso anno, aveva distribuito decine di magliette con il volto di Sytii. Giovani, giornalisti e studenti hanno indossato quelle magliette e hanno girato per Bangui con le effigie del curatore degli affati della Wagner. Un altro segnale della sua influenza in città e nel Paese.
Quale destino per la compagnia in Africa?
Quanto però questo interregno è destinato ad andare avanti? Non è un mistero che dopo la fallita avanzata di Prigozhin a Mosca dello scorso 24 giugno, il Cremlino ha iniziato a sondare altre compagnie private per sostituire la Wagner in Africa. Poco prima della morte di Prigozhin inoltre, più volte il vice ministro della Difesa russo nei suoi tour africani ha chiesto ai governi locali di iniziare a fare a meno dei servizi della compagnia con sede a San Pietroburgo.
Sytii, dopo gli eventi che hanno scosso la Wagner, non ha mai preso le distanze da Prigozhin. Intervistato dalla Pravda mentre era in convalescenza a Mosca, il giovane referente della compagnia aveva espressamente sottolineato la necessità di andare avanti "per evitare di distruggere quanto fin qui costruito".
"Continueremo a lavorare e continueremo a realizzare tutti i nostri progetti sotto la guida di Prigozhin", ha poi ripetuto in un video in francese pubblicato sui social poche
settimane prima dell'incidente aereo che ha coinvolto il suo mentore. Chiara quindi la sua vicinanza a chi è poi diventato nemico numero uno del Cremlino. Vicinanza che potrebbe essere pagata con un allontanamento da Bangui.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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