"Evacuati 950mila civili". Israele sgombera Rafah. Ma Hamas attacca ancora

Secondo le Idf, in città rimarrebbero tra i 300mila e i 400mila non combattenti. La maggioranza dei profughi è concentrata nella zona umanitaria di al-Mawasi, nel centro della Striscia di Gaza

"Evacuati 950mila civili". Israele sgombera Rafah. Ma Hamas attacca ancora
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Proseguono le operazioni israeliane a Rafah. Secondo le stime delle Idf, circa 950mila civili palestinesi hanno abbandonato la città nel sud della Striscia di Gaza, i cui quartieri orientali sono teatro delle attività dell’esercito di Tel Aviv. Stando alle informazioni riportate dal Times of Israel, nell’agglomerato urbano rimarrebbero trai i 300mila e i 400mila non combattenti.

La maggior parte della popolazione sarebbe concentrata nella zona costiera e in alcune parti del centro. Le Idf avevano già ordinato ad inizio maggio l’evacuazione di 100mila abitanti dalla zona Est di Rafah, dunque la maggior parte dei civili che hanno lasciato la città hanno agito di propria iniziativa e provengono da aree che ancora non sono diventate un campo di battaglia tra le truppe ebraiche e Hamas. Gran parte degli sfollati è ad oggi concentrata ad al-Mawasi, nel centro della Striscia e designata come “zona umanitaria”. Le forze di Tel Aviv hanno dichiarato di aver appreso dalle esperienze passate quando si è trattato di far allontanare la popolazione, un processo che è avvenuto molto più rapidamente rispetto a quanto previsto da Washington.

Secondo l’esercito israeliano, però, alcuni agenti delle varie organizzazioni terroristiche attive nell’exclave sono fuggiti nell’area sicura assieme ai non combattenti, approfittando del fatto che non vi fossero controlli o posti di blocco. Molti miliziani islamisti sono comunque a Rafah, vista dalle Idf come l’ultima grande roccaforte di Hamas e dove sono dislocati quattro battaglioni di Hamas e dei suoi gruppi affiliati. Altri due si trovano nei campi Nuseirat e Deir al-Balah.

Stando a quanto riferito dall’esercito, inoltre, la città al confine con l’Egitto è uno dei pochi luoghi in cui i terroristi mantengono ancora una consistente scorta di razzi. Al momento, il movimento islamico non ha la possibilità di produrre nuovi vettori, perché gli israeliani hanno sequestrato le fabbriche principali. Ciò nonostante, le Idf ritengono che Hamas abbia ancora la capacità di lanciare attacchi missilistici da Rafah verso il centro dello Stato ebraico ed è probabile che questi avverranno quando le forze ebraiche avanzeranno verso il centro dell’insediamento.

Al momento, oltre ai quartieri orientali, i soldati con la stella di David hanno occupato il valico che permette il passaggio nella penisola del Sinai, dove sono state trovate decine di ingressi di tunnel.

L’incursione era stata effettuata per esercitare pressione su Hamas al tavolo dei negoziati, ma poiché le trattative sono di nuovo giunte ad un punto morto è probabile che nei prossimi giorni si assista a nuove operazioni delle Idf in altri quartieri.

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