Le Idf avanzano a Gaza: combattimenti a Jabalyia e Rafah

Le forze israeliane hanno colpito quasi 200 obiettivi in tutta la Striscia ed eliminato numerosi terroristi in scontri ravvicinati. Gallant: "Avanti fino alla distruzione di Hamas"

Le Idf avanzano a Gaza: combattimenti a Jabalyia e Rafah
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Duri combattimenti in corso nella Striscia di Gaza. Stando a quanto riferito da Al Jazeera, le forze israeliane stanno avanzando nelle parti orientali e centrali di Jabalyia, il più grande degli otto storici campi profughi dell’exclave. Carri armati e truppe di terra stanno affrontando le fazioni terroristiche palestinesi nell’area.

L’emittente qatariota ha dichiarato anche che le Idf hanno condotto attacchi aerei sull’insediamento e fatto fuoco sui centri di accoglienza, informazioni che devono essere verificate in modo indipendente considerando che il media è apertamente schierato contro Israele. Anche l’agenzia stampa palestinese Wafa ha riportato la notizia, aggiungendo che le forze armate di Tel Aviv hanno impiegato velivoli senza pilota e che vi sono molte vittime tra la popolazione. Da parte sua, l’esercito ebraico ha riferito già domenica 12 maggio di aver dato via all’operazione a Jabalyia dopo aver rinvenuto prove dei tentativi di Hamas di ripristinare nell’area le infrastrutture del terrorismo. Nel campo è attiva la 98esima divisione e l’aeronautica ha attaccato circa 30 obiettivi.

Le Idf hanno anche diffuso aggiornamenti riguardo alla situazione in altre zone della Striscia: nei quartieri orientali di Rafah, la brigata Givati ha individuato e distrutto diversi ingressi di tunnel e postazioni lanciarazzi; a Zeitoun, un distretto di Gaza City, la 99esima divisione ha eliminato numerosi terroristi in scontri ravvicinati; in tutta l’exclave, le forze aeree con la stella di David hanno colpito nelle ultime 24 ore più di 150 obiettivi terroristici. I militari e lo Shin Bet, inoltre, hanno riferito di aver eliminato il terrorista del battaglione Shati di Hamas Naeem Ghoul, responsabile della detenzione del caporale Noa Marciano, rapita il 7 ottobre e uccisa nell’ospedale Shifa, e del lancio di razzi dalla Striscia verso Israele.

Una notevole intensificazione delle ostilità, questa, che ha coinciso con la celebrazione del Giorno della memoria per i militari e i membri dei servizi di sicurezza caduti in servizio. Durante le celebrazioni, i terroristi di Hezbollah hanno lanciato due droni carichi di esplosivi contro un insediamento israeliano vicino al confine, provocando un incendio spento in poco tempo. Non sono state registrate vittime.

Nel corso della commemorazione, inoltre, il ministro della Difesa Yoav Gallant ha affermato che la guerra “modellerà le vite degli israeliani nei decenni a venire” e “continuerà finché non restituiremo i nostri ostaggi, smantelleremo Hamas e le sue capacità militari”.

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