"Con quelle armi siete coinvolti nel conflitto". Mosca avverte la Germania

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che la decisione di Berlino di aumentare l'assistenza a Kiev "aumenta direttamente il coinvolgimento tedesco nel conflitto"

"Con quelle armi siete coinvolti nel conflitto". Mosca avverte la Germania

La Russia ha puntato il dito contro la Germania, facendo presente che la decisione tedesca di aumentare l'assistenza a Kiev non fa altro che incrementare direttamente il coinvolgimento di Berlino nella guerra in Ucraina. Nelle parole del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, c'è un chiaro messaggio rivolto al governo tedesco. Ma anche un monito indiretto lanciato ai restanti Paesi europei e partner della Nato: chiunque rafforzerà il supporto militare all'indirizzo di Volodymyr Zelensky rischia di essere considerato da Mosca attore belligerante a tutti gli effetti.

Mosca avverte Berlino

Peskov ha commentato un articolo dello Spiegel nel quale si annunciava l'intenzione del ministero delle Finanze tedesco di chiedere al Bundestag un aumento da 2,2 a 5,4 miliardi di euro del fondo di bilancio per finanziare gli aiuti a Kiev. Ebbene, per Mosca non solo la Germania sta partecipando "attivamente alla fornitura di armi all'Ucraina", ma la decisione di Berlino di aumentare l'assistenza a Kiev non è di buon auspicio, dato che "aumenta direttamente il coinvolgimento tedesco nel conflitto".

Parole chiarissime, quelle di Peskov, che servono a tratteggiare una possibile ed ennesima linea rossa del Cremlino per convincere il blocco occidentale a non rifornire l'esercito ucraino in un momento delicato della guerra.

"In generale, queste relazioni lasciano molto a desiderare" e "tali azioni e decisioni non sono di buon auspicio", ha detto l'alto funzionario russo ai giornalisti, parlando sempre di Berlino. "La Germania partecipa attivamente all'armamento dell'Ucraina, pompando l'Ucraina di armi. La Germania aumenta direttamente e indirettamente il livello del suo coinvolgimento in questo conflitto", ha quindi concluso Peskov.

Armi all'Ucraina

A proposito della Germania, a due mesi dall'annuncio del governo di Olaf Scholz, Berlino ha completato l'invio dei 18 carri armati Leopard 2 garantiti a Kiev per contrastare le forze del Cremlino. "Gli ultimi carri armati hanno lasciato la Germania alla fine della scorsa settimana e ora sono stati consegnati" in territorio ucraino, ha scritto ancora il settimanale tedesco der Spiegel prima che arrivasse la conferma ufficiale del cancelliere.

Oltre ai carri armati tedeschi, ha aggiunto Reuters, anche tre Leopard donati dal Portogallo hanno raggiunto l'Ucraina. Non solo: qualche giorno fa il sito Politico ha scritto che l'Unione europea ha raggiunto un accordo per inviare a Kiev 1 milione di munizioni entro i prossimi 12 mesi.

Il piano europeo si sarebbe concretizzato rapidamente nelle ultime settimane tra i timori che Kiev stesse esaurendo i proiettili per tenere a bada la Russia. Dal canto loro, i funzionari ucraini hanno affermato di aver bisogno di almeno 1 milione di proiettili da 155 millimetri per rifornire e mantenere le loro difese; una cifra che supera di gran lunga la capacità di produzione annuale dell'Europa.

La reazione del Cremlino

Mentre Kiev è pronta a ricevere i nuovi aiuti militari e, presumibilmente, a sferrare una controffensiva nel quadrante orientale del Paese, Mosca ha risposto colpo su colpo. Il Cremlino ha infatti annunciato che la Russia procederà con i piani di dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia indipendentemente dalla reazione dell'Occidente.

Intanto il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev ha lanciato nuove minacce, mettendo stavolta nel mirino direttamente l'America. "La Russia possiede armi avanzate e uniche in grado di distruggere qualsiasi nemico, compresi gli Stati Uniti, in caso di minaccia alla sua esistenza", ha avvertito in un'intervista al quotidiano Rossiyskaya Gazeta.

Per Patrushev "di fatto i Paesi della Nato sono parte della

guerra" e "non nascondono che il loro obiettivo principale è cercare di prolungare questo conflitto militare il più a lungo possibile, la sconfitta della Russia sul campo di battaglia e un'ulteriore divisione".

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