L'affondo di Macron: "Mosca? Vassalla della Cina. Ha già perso la guerra"

Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che la Russia ha già "geopoliticamente perso" la guerra in Ucraina e che Mosca sta entrando in una "forma di vassallaggio nei confronti della Cina

L'affondo di Macron: "Mosca? Vassalla della Cina. Ha già perso la guerra"
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Per Emmanuel Macron la Russia ha già geopoliticamente perso la guerra in Ucraina. Le ragioni di una simile affermazione sarebbero da ricercare nella posizione assunta da Mosca, che, secondo il presidente francese, sta entrando in "una forma di vassallaggio nei confronti della Cina". Come se non bastasse, l'ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia ha completato il peggiore degli scenari possibili per Vladimir Putin. Sempre più considerato "socio di minoranza" del leader cinese Xi Jinping.

Le parole di Macron

Nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano L'Opinion, Macron ha parlato, tra gli altri temi, anche del conflitto ucraino e della Federazione russa. Ebbene, Mosca avrebbe perso la guerra in quanto ormai troppo dipendente da Pechino. Nello specifico, il capo dell'Eliseo ha usato un conmcetto forte, quello "vassallaggio", proprio per descrivere la partnership sino-russa.

La bilancia, ha fatto capire Macron, pende in favore della Cina e "la Russia ha già perso geopoliticamente" la guerra in Ucraina. "Ha di fatto avviato una forma di vassallaggio nei confronti della Cina e ha perso l'accesso al Baltico, che per lei era fondamentale, poichè ha accelerato la scelta svedese e finlandese di entrare nella Nato", ha spiegato il presidente francese.

Il rapporto tra Russia e Cina

La svolta nei rapporti tra Russia e Cina è avvenuta lo scorso febbraio a Pechino, in occasione dei Giochi Olimpici Invernali, quando i due Paesi hanno svelato al mondo intero la natura della nuova partnership sino-russa.

Pochi giorni dopo, Mosca avrebbe dato il via alla cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina, creando un’insanabile spaccatura tra il Cremlino e il blocco occidentale. Non sappiamo se Xi fosse a conoscenza del piano di Putin. I rappresentanti cinesi hanno tuttavia più volte negato, e questo confermerebbe la particolare natura del rapporto Russia-Cina.

Un rapporto solido, profondo e forte, ma pur sempre limitato nel tempo – e cioè fino a quando Mosca e Pechino avranno una qualche convenienza a portarlo avanti – e, soprattutto, ben lontano dall’essere un’alleanza. Dietro alle strette di mano di Xi e Putin si nascondono infatti obiettivi, strategie e interessi molto diversi, talvolta addirittura in competizione tra loro.

Zelensky a Parigi

Va da sé che nella partnership sino-russa, data la condizione economica e miltiare di Mosca - coinvolta in una guerra e colpita dalle sanzioni occidentali – l'equilibrio premia sempre più la Cina, come ha sintetizzato Macron. Le affermazioni del presidente francese arrivano, inoltre, in un momento delicato, e cioè in concomitanza con l'arrivo in Francia di Volodymyr Zelensky.

L'Eliseo ha confermato che Zelensky sarà questa sera a Parigi per "una cena di lavoro" con Macron. Il colloquio "consentirà ai due leader di proseguire ed approfondire il dialogo dopo l'incontro dell'8 febbraio scorso a Parigi e dopo i colloqui telefonici regolari che sono seguiti".

Macron "ribadirà il sostegno incrollabile della Francia e dell'Europa per ripristinare i diritti legittimi dell'Ucraina e difendere i suoi interessi fondamentali".

"La discussione di questa sera - continua l'Eliseo -riguarderà anche il sostegno che la Francia continua a garantire all'Ucraina in risposta ai suoi bisogni urgenti sul piano militare e umanitario".

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