"In una sola settimana il nemico ha bombardato 258 volte 30 diversi insediamenti di Kherson". Nel suo consueto video messaggio notturno Volodymyr Zelensky ha acceso i riflettori sulla devastazione che ha colpito la città ucraina di Kherson, riconquistata da Kiev lo scorso 11 novembre ma rimasta nel mirino delle forze di Mosca. La situazione è delicatissima, anche perché Mosca continua a colpire a distanza con il fuoco d'artiglieria e, da qui ai prossimi giorni, potrebbe anche intensificare le azioni militari.
L'affondo di Zelensky
Zelensky ha quindi spiegato ai suoi concittadini qual è lo scenario presente a Kherson. Qui, a detta del leader ucraino, l'esercito russo avrebbe lanciato ben 258 attacchi contro 30 diversi insediamenti della regione in appena una settimana. "In questi giorni, come tutti i santi giorni, gli occupanti hanno attaccato di nuovo Kherson e i suoi distretti", ha tuonato il presidente, specificando che la Russia è riuscita a danneggiare una stazione di pompaggio che fornisce acqua alla città di Mykolaiv.
Il presidente ha quindi lanciato un'invettiva contro le forze del Cremlino, accusate di "seminare devastazione ovunque". L'obiettivo di Mosca, dunque, sarebbe quello di provocare "devastazione". Quello che stanno facendo in Ucraina, ha proseguito Zelensky, non sarebbe nient'altro che "il loro tentativo di vendicarsi", "per vendicare il fatto che gli ucraini si sono ripetutamente difesi contro di loro". "L'Ucraina non sarà mai un luogo di devastazione. L'Ucraina non accetterà mai ordini da questi compagni di Mosca", ha infine concluso.
La devastazione di Kherson
I danni subiti da Kherson sono ingenti. Naftogaz, la compagnia nazionale di petrolio e gas dell'Ucraina, ha fatto sapere che un totale di 316 impianti di erogazione di calore colpiti dagli attacchi russi sono già stati ripristinati in tutto il Paese. Gli sforzi sono tuttavia concentrati proprio nelle aree riconquistate da Kiev, nella regione di Kharkiv e, appunto, in quella di Kherson, dove lo scenario rimane complicatissimo.
Come se non bastasse il pericolo quotidiano derivante dagli attacchi russi, il Ministero della Difesa britannico, nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence, ha affermato che la città di Kherson è vulnerabile. Il motivo è presto detto, visto che l'insediamento si trova nel raggio di gran parte dei sistemi di artiglieria dell'esercito russo piazzati sulla sponda orientale del fiume Dnipro, dietro le nuove linee difensive appena consolidate. La maggior parte dei danni, si legge nel rapporto, è dovuta all'uso di sistemi a lancio multiplo e soprattutto dei sistemi BM-21 Grad russi.
La situazione militare
Sul campo di battaglia, non è da escludere che le forze ucraine possano attraversare il fiume Dnipro e condurre operazioni di controffensiva a est della regione di Kherson. Fino a minacciare tutte le importanti linee di comunicazione terrestri dalla Crimea alla terraferma. Il think tank Isw ha analizzato le immagini satellitari delle fortificazioni russe nella regione. Ebbene, pare che le truppe di Mosca non stiano contando sul fatto che saranno in grado di impedire alle forze ucraine di attraversare il fiume.
Mosca, inoltre, non sembra dare la priorità alle posizioni difensive che fermerebbero il citato
attraversamento. I russi, al contrario, starebbero rafforzando invece le loro posizioni lungo le linee di contatto critiche nella parte orientale della regione di Kherson per proteggersi da una possibile futura controffensiva ucraina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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