Attacco ucraino in territorio russo. Cosa significa per Kiev e come cambia la guerra

In queste ore la testa di ponte ucraina in territorio russo si sta consolidando mentre la reazione russa fatica a respingere gli invasori

Attacco ucraino in territorio russo. Cosa significa per Kiev e come cambia la guerra
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Nella giornata di ieri, 6 agosto, fino a 300 soldati ucraini della 22esima Brigata meccanizzata supportati da 11 carri armati e più di 20 veicoli corazzati da combattimento hanno lanciato un attacco in territorio russo vicino a Nikolayevo-Daryino e Oleshnya (nella regione di Kursk).

In base ai video disponibili, sembrerebbe che nel raid gli ucraini abbiano usato veicoli Humvee e veicoli blindati per il trasporto truppe su ruote, che sembrerebbero essere della serie Stryker forniti dagli Stati Uniti. L'attacco è stato preparato con attività di artiglieria e col supporto, parrebbe, di sistemi mobili da difesa aerea di fabbricazione russa tipo Buk, mentre non è ancora chiaro se ci sia stato supporto aereo e di che tipo.

La reazione russa è stata piuttosto lenta inizialmente e il Ministero della Difesa di Mosca ha affermato di aver mobilitato anche le forze di riserva per respingere il raid ucraino: una fonte russa ha affermato che elementi degli Spetsnaz ceceni "Akhmat" sono intervenuti, ma non è possibile confermare o smentire questa notizia per il momento. Secondo Mosca le forze russe avrebbero distrutto 16 veicoli corazzati ucraini, e hanno condotto attacchi di rappresaglia contro le posizioni ucraine nell'Oblast di Sumy, ma a oggi l'azione degli ucraini è lungi dall'essere stata respinta.

Le ultime notizie che ci giungono tramite fonti aperte riferiscono infatti che gli ucraini non solo avrebbero consolidato le loro posizioni ma le avrebbero anche ampliate arrivando quindi a occupare il territorio russo per un'ampiezza massima di 10 chilometri oltre il confine, arrivando anche a controllare una parte della strada R200 che conduce alla città di Sudzha.

L'azione ucraina è stata quindi su larga scala e condotta grazie a un'attività preparatoria che ha anche utilizzato strumenti di guerra elettronica che hanno messo in crisi le comunicazioni russe, e si può definire come un attacco di alleggerimento per cercare di allentare la pressione su altre parti del fronte, dove i russi stanno lentamente ma costantemente guadagnando terreno: nell'oblast di Donetsk, ad esempio, la bandiera russa sventola nel centro della cittadina di New York.

Parallelamente la Russia sta continuando la sua campagna di attacchi strategici utilizzando missili balistici e droni: nella notte tra il 5 e il 6 agosto, come ha riferito il comandante dell'aeronautica militare ucraina, tgenerale Mykola Oleshchuk, l'esercito russo ha lanciato quattro missili balistici KN-23 nordcoreani (versione locale dell'Iskander-M) nell'oblast di Kiev, due missili da crociera Kh-59 e 16 droni Shahed-136/131.

A quanto sembra dai video che circolano in rete, nell'assalto ucraino sono stati usati droni armati artigianalmente anche in funzione anti-elicotteri, in una prima quasi assoluta per il conflitto ucraino: almeno un elicottero da attacco Mil Mi-28 russo è stato colpito da un drone FPV (First Person View) probabilmente armato di una granata di RPG (Rocket Propelled Grenade).

Il raid ucraino è quindi qualcosa di più di una semplice azione dimostrativa come sono state osservate in passato: c'è stato un'efficace concertazione di forze e un'attività preparatoria efficace che hanno portato all'occupazione di una porzione di territorio russo in cui gli ucraini si stanno trincerando.

Questo dapprima ha causato una reazione confusa da parte russa, anche grazie ai disturbi dati dai sistemi di guerra elettronica ucraini, poi a una mobilitazione crescente di forze per cercare di respingere gli invasori, che però non solo stanno mantenendo le posizioni ma le stanno anche ampliando. Le forze russe stanno impegnando aerei ed elicotteri ma a quanto pare con poco successo al punto che si stanno mobilitando forze tenute in riserva.

La speranza ucraina, dal punto di vista tattico, era quella di cercare di stornare un po' di truppe dal lungo fronte, soprattutto perché sostanzialmente i russi stanno avanzando in ogni settore fatta esclusione per la zona di Kharkiv, ma appare evidente che questo non è ancora accaduto in quanto, come detto, sarebbero intervenute le riserve poste nelle retrovie del punto in cui gli ucraini hanno sfondato.

Sicuramente l'azione di alleggerimento ucraina è stata determinata dalla necessità, per il governo di Kiev, di avere una vittoria da propagandare in questo momento particolarmente difficile del conflitto, e per avere, in una prospettiva più ampia e solo qualora dovessero riuscire a trincerarsi, un peso politico in vista di eventuali colloqui di tregua, che da tempo vengono ventilati nel timore che un cambio di vertice alla Casa Bianca possa bruscamente interrompere il sostegno statunitense all'Ucraina.

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