Il 2024 si preannuncia come il momento decisivo per il conflitto in Ucraina. Nel suo discorso di fine anno, Volodymyr Zelensky ha promesso di “devastare” le forze russe che hanno invaso il suo Paese, mentre il leader del Cremlino Vladimir Putin ha affermato che Mosca non intende rinunciare alle sue posizioni. Uno scontro all’apparenza irrisolvibile, dunque, che lascia ben poco spazio alle trattative che sempre più cancellerie occidentali stanno auspicando, viste le difficoltà crescenti nel rifornire la nazione di materiale bellico e lo stallo al Congresso degli Stati Uniti, il principale alleato dello Stato in guerra e leader del fronte Nato-Ue.
“L’anno prossimo, il nemico subirà le devastazioni della nostra produzione interna”, ha detto il presidente di Kiev, aggiungendo che l’Ucraina avrà a disposizione un milione di droni nel proprio arsenale. La sua dichiarazione è arrivata meno di 72 ore dopo il devastante bombardamento russo sulle città del Paese invaso, una prova di forza per l’esercito russo che ha ripreso l’iniziativa su tutti i fronti, arrestando la controffensiva delle truppe ucraine e conquistando alcune posizioni a sud e nel Donetsk. Oltre ai velivoli senza pilota, l’altra arma su cui punta Zelensky è l’aviazione. “I nostri piloti stanno già padroneggiando gli F-16 e li vedremo sicuramente nei nostri cieli, in modo che i nostri nemici possano certamente vedere qual è la nostra vera ira”. Il presidente ha anche esortato gli alleati a mantenere il loro sostegno, nonostante i crescenti segni di stanchezza, perché “gli ucraini sono più forti di qualsiasi intrigo, di qualsiasi tentativo di diminuire la solidarietà globale, di minare la coalizione dei nostri alleati”.
Da parte sua, Vladimir Putin ha voluto mandare un messaggio chiaro durante la sua visita all’ospedale militare di Vishnevskij, nell’ovest della Federazione. “Non abbiamo alcun desiderio di combattere per sempre. Ma non abbandoneremo nemmeno le nostre posizioni”, ha dichiarato l’inquilino del Cremlino. “Stavi combattendo, sei stato ferito. Per cosa lo hai fatto? Vogliamo darlo via?”. Lo zar ha anche sottolineato il fatto che la Russia sta aumentando la produzione bellica, mentre gli arsenali ucraini si stanno svuotando.
Per quanto riguarda il fronte diplomatico, Putin ha sottolineato che “coloro che proprio ieri affermavano la necessità di una sconfitta strategica della Russia, ora cercano il modo di porre fine a questo conflitto il prima possibile”. Una prospettiva, questa, apparentemente condivisa anche dal leader di Mosca, “ma solo alle nostre condizioni”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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