Il video delle tre prigioniere israeliane: continua la guerra psicologica di Hamas

I terroristi hanno diffuso il video tramite i loro canali social. Nelle immagini si vedono tre donne sedute in una stanza. Una di loro si rivolge direttamente al premier Benjamin Netanyahu

Il video delle tre prigioniere israeliane: continua la guerra psicologica di Hamas
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Sotto pressione per l'avanzata delle forze di terra dello Stato ebraico, i terroristi di Hamas hanno rilasciato un nuovo video in cui si vedono tre donne israeliane, ostaggi nella Striscia di Gaza da sabato 7 ottobre. I loro nomi sono Yelena Tropanov, Danielle Alloni e Rimon Kirscht. Il filmato dura poco più di un minuto ed è stato girato in un luogo non meglio identificato, probabilmente una delle tante case sicure del movimento palestinese sparse nell'exclave. I media israeliani hanno comunicato che non lo diffonderanno perché, come affermato da un giornalista dell'emittente pubblica Kan, "si tratta di guerra psicologica di Hamas e dunque non è opportuno rilanciarla".

Le tre prigioniere sono sedute di fronte ad una telecamera e a parlare è quella al centro, che si rivolge direttamente al primo ministro Benjamin Netanyahu: "Ti sei impegnato a liberare tutti, invece noi paghiamo il fallimento politico, di sicurezza, militare e dello Stato per il tuo disastro del 7 ottobre". Gli occhi della donna sono segnati da profonde occhiaie e il suo stato mentale è visibilmente alterato, cosa che non sorprende dopo più di venti giorni di prigionia."Non c'era l'esercito, non c'era nessuno e nessuno ci ha protetto il 7 ottobre, non c'è l'esercito e noi cittadini che paghiamo le tasse ci troviamo prigionieri in condizioni impossibili", continua l'ostaggio. "Ieri c'è stata una conferenza stampa e doveva esserci un cessate il fuoco. Ma non è stato così, noi siamo ancora qui sotto le bombe".

La voce è quella della donna, ma le parole sono chiaramente di Hamas, estorte probabilmente con minacce o violenze. Le frasi successive lo rendono evidente: "Tu ci uccidi, tu vuoi ucciderci tutti, non ci hai abbastanza massacrato? Non sono morti abbastanza cittadini israeliani? Liberaci adesso, libera i loro cittadini, libera i loro detenuti". Hamas si è più volte detto pronto a rilasciare i 239 ostaggi ancora presenti nella Striscia, ma solo a patto che Tel Aviv liberi gli oltre 7mila prigionieri palestinesi trattenuti nelle sue carceri. "Liberaci tutti, facci tornare dalle nostre famiglie adesso, adesso!", urla la donna negli ultimi secondi del video. Un appello disperato di un'innocente coinvolta nell'orrore della guerra e vittima della brutalità dei macellai palestinesi.

Questo video è stato pubblicato a pochi giorni di distanza da quello delle due anziane liberate il 23 ottobre. La 79enne Nurit Cooper e l'85enne Yocheved Lifshitz sono state consegnate da Hamas alla Croce Rossa, che ha le ha poi trasferite sotto l'autorità delle Idf. Nelle immagini pubblicate dal gruppo palestinese, si vedono due terroristi che fanno sedere le donne e offrono loro cibo e qualcosa da bere. Prima di allontanarsi, una delle anziane stringe la mano al suo aguzzino, salutandolo.

La sequenza è stata utilizzata dal popolo social dei sostenitori di Hamas per supportare la retorica dei "buoni" contro i "carrivi" israeliani, un segno evidente che le psyops dei terroristi funzionano e fanno dimenticare gli orrendi crimini di cui i terroristi palestinesi si sono macchiati.

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