"L'attesa di Israele è parte della punizione". Così Nasrallah, capo di Hezbollah

Mentre Teheran temporeggia sull'attacco, l'intelligence americana lancia l'allarme. L'attacco può partire in qualsiasi momento

"L'attesa di Israele è parte della punizione". Così Nasrallah, capo di Hezbollah
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Un attacco atteso come Godot. Non si sa quando, ma l'Iran promette che avverà. Una cosa è certa: Teheran sta spostando lanciamissili e sta conducendo esercitazioni militari. Informazioni raccolte dall'intelligence statunitense, a partire dallo scorso finesettimana, come riporta il Wall Street Journal.

Si tratta di un segnale che potrebbe indicare che Teheran si prepara a un attacco nei prossimi giorni dopo le accuse a Israele per l'uccisione, mercoledì scorso a Teheran, del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. "L'attesa di Israele di una settimana è parte della punizione, parte della risposta, parte della battaglia": lo ha detto nel suo discorso di oggi il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. "È Israele che ha scelto l'escalation e che ha attaccato l'Iran", ha aggiunto.

Aerei israeliani su Beirut

Parallelamente, Israele non sta a guardare: aerei militari israeliani "a bassissima quota" hanno infatti infranto la barriera del suono sopra Beirut. I vetri delle finestre hanno vibrato durante il forte boom sonico. "Il nemico rompe il muro del suono sulla periferia sud" di Beirut, tradizionale roccaforte degli Hezbollah libanesi, "per spaventare le persone riunite per la cerimonia" a una settimana dall'uccisione, martedì scorso nella capitale libanese, del comandante di Hezbollah, Fuad Shukr. Lo ha affermato nel suo discorso il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, dopo che i media libanesi hanno riferito dei sorvoli.

"Ci troviamo di fronte al pericolo che l'entità di occupazione, domini la regione", ribadisce Nasrallah. Nel suo discorso, rilanciato dai media libanesi, Nasrallah ha parlato di pericoli reali per la regione. "Israele cerca di annettere la Cisgiordania e afferma che non esiste uno stato palestinese - ha scandito il numero uno di Hezbollah - l'obiettivo di questa battaglia è di impedire a Israele di vincere e di evitare l'eliminazione della resistenza palestinese così come il fallimento della causa palestinese". L'Iran è "obbligato a rispondere" dopo l'assassinio di Haniyeh a Teheran, così come è stato costretto a farlo "dopo l'attacco al consolato iraniano a Damasco", sostiene Nasrallah, a Beirut. "La nostra risposta arriverà, a Dio piacendo, da sola o come parte di una risposta collettiva da parte dell'intero fronte", ha avvertito.

Attacco imminente?

Funzionari a Washington e Gerusalemme ipotizzano che l'Iran e gruppi affiliati, tra cui l'Hezbollah libanese e gli Houthi yemeniti, potrebbero attaccare Israele in qualsiasi momento. Il rapporto degli 007 americani afferma che i funzionari statunitensi non conoscono l'entità del ruolo di Hezbollah in una potenziale risposta iraniana all'uccisione del capo di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, avvenuta poche ore dopo l'uccisione del comandante militare del gruppo terroristico libanese, Fuad Shukr, in un attacco israeliano a Beirut.

Difficile da qualificare, invece, lo sciame di droni contro Israele che preso di mira obiettivi militari. Una fonte di Hezbollah ha dichiarato alla Reuters che comunque non si tratterebbe di una rappresaglia del gruppo per l'uccisione da parte di Israele del comandante di Hezbollah Fuad Shukr a Beirut la scorsa settimana. Secondo Tel Aviv, tuttavia, l'attacco dal Libano è da considerarsi tale. In mattinata l'Idf ha confermato un attacco a Maifadoun, nel Libano meridionale, dove ha preso di mira un edificio utilizzato da Hezbollah in cui sono morti alcuni membri della milizia.

Lo sciame di droni di Hezbollah

Sarebbe confermata la notizia di un'esplosione nella regione della Galilea, nel nord di Israele, mentre i media israeliani hanno riferito che una base militare israeliana potrebbe essere stata presa di mira. Hezbollah ha confermato in una nota di aver effettuato “un attacco aereo con uno squadrone di droni d’attacco che ha preso di mira il quartier generale della leadership della Brigata Golani e il quartier generale dell’Unità Egoz 621 nella caserma ‘Sharaga’”.

Il quotidiano israeliano Israel Hayom ha riferito che le sirene hanno suonato nelle zone di Acri e Nahariyah a nord di Haifa, indicando un possibile attacco missilistico nel nord di Israele. Il quotidiano ha anche riferito che “colonne di fumo si stanno alzando da un sito militare nel golfo tra Acri e Haifa”. Pochi minuti prima che gli allarmi venissero attivati ​​nell’Alta Galilea, i residenti hanno segnalato gli echi delle esplosioni uditi nelle aree di Haifa, Kiryat e Acri.

I droni dal Libano sono già rappresaglia?

Secondo quanto riportato dalla rete d'informazione libanese Al-Mayadeen, che cita una fonte informata, tre droni hanno attraversato il confine dal Libano. Secondo i media israeliani, uno è stato intercettato, mentre gli altri due sono esplosi in uno spazio aperto. Gli allarmi per l'intrusione di "velivoli ostili" sono stati inizialmente attivati ​​ad Hanita, Shlomi e Batza nella Galilea occidentale. In una fase successiva, sono scattati gli allarmi a Nahariya e negli insediamenti di Liman, Batsat, Gesher HaZiv, Sa'ar, nei Ghetto Fighters e nell'area industriale di Akziv Milovat.

Le compagnie aeree internazionali stanno rispondendo di conseguenza a questo stato di cose. La compagnia aerea statunitense United Airlines è stata la prima ad annunciare la cancellazione dei voli per Israele fino a nuovo avviso, e molte altre compagnie aeree hanno seguito l'esempio.

Per il momento, l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv funziona normalmente e lo spazio aereo israeliano rimane aperto. Anche Ryanair per la giornata di oggi, 6 agosto, è stata costretta a cancellare i voli da/per l'aeroporto di Tel Aviv.

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