"Mine italiane", "Basta fake news". Mosca provoca, ira di Crosetto

Ennesima provocazione di Mosca contro l'Italia per fare pressioni sull'opinione pubblica: netta la replica di Crosetto, che ha smontato la propaganda russa

"Mine italiane", "Basta fake news". Mosca provoca, ira di Crosetto

Nuove provocazioni da Mosca all'Italia per il suo sostegno all'Ucraina. L'ambasciata russa a Roma ha pubblicato la foto di quelle che dichiara essere delle mine italiane disinnescate dall'esercito di Putin. "Queste mine di fabbricazione italiana TS/6.1, ТS50 е TS/2,4 (MATS/2) sono state disinnescate da genieri russi sul territorio ucraino ed esposte nell'estate del 2022 in una mostra di armi catturate nel parco 'Patriot' di Mosca", ha scritto l'ambasciata sui suoi social, alla quale ha risposto in modo particolarmente duro il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

"Quanti di questi 'souvenir d'Italie' rimangono ancora in terra ucraina? Le persone ne soffriranno per molto tempo a venire...", ha chiosato l'ambasciata russa a Roma. Ancora una volta, si assiste al tentativo di diffonder fake news contro il nostro Paese da parte della Russia ma a questo giro Guido Crosetto, in qualità di ministro della Difesa, ha deciso di replicare a muso duro ai russi. Guido Crosetto, infatti, ha "diffidato la Russia e i suoi terminali diplomatici dal continuare a propagare notizie false su questo argomento". Mosca "mente sapendo di mentire", ha detto ancora il ministro della Difesa, che ha respinto "informazioni volutamente fuorvianti, non veritiere e gravemente denigratorie".

Le parole di Guido Crosetto sono state piuttosto taglienti nei confronti della diplomazia russa, tanto che il ministro ha accusato le autorità russe di una "allusiva e tendenziosa propaganda contro il nostro Paese, che ha sempre rispettato le norme del diritto internazionale". Il ministro della Difesa, quindi, ha spiegato che gli ordigni mostrati sui social "ricordano mine di fabbricazione italiana Valsella/Tecnovar, che non possono essere italiane per una moltitudine di ragioni". Primo, perché "la produzione di mine antiuomo in Italia si è interrotta più di 28 anni fa con una moratoria del governo italiano e la successiva legge che le mise definitivamente al bando, a partire dall'adesione del nostro Paese, tra i primi firmatari del trattato di Ottawa contro le mine antiuomo".

In ragione di questo, Crosetto ha anche ricordato che "mine antiuomo di produzione italiana sono state esportate solo fino agli inizi degli anni '90".

Pertanto, la ricostruzione della Russia, come ha sottolineato il ministro, non è solo fallace ma è assolutamente non veritiera in ogni sua parte. L'obiettivo dell'ambasciata russa in Italia è semplice: dividere l'opinione pubblica del nostro Paese affinché vengano aumentate le pressioni sul governo per l'interruzione degli aiuti all'Ucraina.

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