Mosca in massima allerta: il capo della Wagner Prigozhin minaccia il colpo di Stato

Prigozhin ha dichiarato di voler rovesciare la leadership militare russa. Il suo esercito sarebbe entrato nel territorio russo. Mosca in massima allerta. L'Fsb alla Wagner: "Fermatevi finché siete in tempo"

Mosca in massima allerta: il capo della Wagner Prigozhin minaccia il colpo di Stato

Unità speciali della Guardia nazionale russa in stato di massima allerta. Blindati e carri armati nel centro di Mosca a protezione dei centri di potere e dei siti sensibili. Il gruppo Wagner in marcia verso Rostov. E, sullo sfondo, le parole del fondatore del gruppo mercenario, Yevgeny Prigozhin, che ha lanciato un appello a "fermare" il comando militare russo, affermando di avere 25.000 uomini e invitando i russi, in particolare i soldati, a unirsi a loro. L'ombra di una possibile guerra civile si allunga sulla Russia, mentre la faida tra Prigozhin e i generali del Cremlino si è ormai trasformata in un esplicito confronto aperto. Un conflitto imprevedibile e che potrebbe portare a qualunque esito.

La rivolta di Prigozhin

Sono ore febbrili a Mosca, dove è trascorsa una delle notti più lunghe dallo scoppio della guerra in Ucraina. Tutto è iniziato con l'ennesimo messaggio di Prigozhin, che ha sostanzialmente chiamato ad una rivolta contro la ledership militare russa.

"Il gruppo Wagner ha deciso che coloro che hanno responsabilità militari per il Paese devono essere fermati", ha detto il capo e fondatore del gruppo in un audio, chiedendo di non opporre "resistenza" alle sue truppe e affermando che il ministro della Difesa Sergej Shoigu sarà "fermato". Infine, l'appello più preoccupante per il Cremlino: "Siamo in 25.000 e determineremo perché nel Paese regna il caos", ha aggiunto lo stesso Prigozhin, appellandosi a "chiunque voglia unirsi a noi" per "porre fine al disordine".

Prigozhin ha promesso di prendere tutte le misure necessarie per rovesciare la leadership militare russa a Mosca, aggiungendo che le sue truppe sono pronti a "distruggere qualunque cosa" si trovi sulla loro strada. "Stiamo andando avanti e andremo fino alla fine", ha affermato dopo aver ribadito di voler esautorare le alte sfere militari del Cremlino.

Mosca in massima allerta

Le "strutture critiche" di Mosca sono state subito poste sotto protezione rafforzata, e le misure di sicurezza nella capitale sono state aumentate. Diversi mezzi militari, immortalati da filmati e video caricati sui social, presidiano alcuni edifici chiave della città. Sarebbe inoltre stato introdotto il piano "Fortezza", e cioè un piano pensato appositamente per proteggere le strutture del ministero degli Affari Interni. Le esatte azioni in questo piano sono segrete, ma è noto che gli ingressi e le uscite degli edifici del ministero sono bloccati.

L'Fsb ha invitato i mercenari della Wagner a disobbedire agli ordini del loro leader e ad "arrestarlo". "Chiediamo ai combattenti di non commettere errori irreparabili, di fermare qualsiasi azione violenta contro il popolo russo, di non eseguire gli ordini criminali e traditori di Prigozhin e di prendere misure per arrestarlo", hanno affermato i servizi di intelligence interna russi, sottolineando che, con le sue dichiarazioni e le sue azioni, Prigozhin ha "effettivamente chiesto l'inizio di un conflitto civile armato sul territorio russo e ha colpito alle spalle" i militari russi.

A causa della gravità della situazione e della minaccia di un'escalation del conflitto nella Federazione Russa, l'Fsb ha anche aperto un procedimento penale sull'appello di Prigozhin a una ribellione armata.

Le mosse della Wagner

Prigozhin ha prima annunciato che il suo esercito privato ha varcato il confine russo ed è entrato nella regione di Rostov, nel sud del Paese, e poi ha dichiarato di aver preso il controllo del centro chiave per l'assalto dell'esercito di Mosca all'Ucraina. "Abbiamo attraversato il confine di stato in tutti i luoghi. Le guardie di frontiera sono uscite e hanno abbracciato i nostri combattenti. Ora stiamo entrando a Rostov", ha detto in un audio pubblicato sul suo canale Telegram. "Siamo al quartier generale, sono le 07:30" (6.30 in Italia ndr)", ha detto Prigozhin in un video trasmesso su Telegram. "I siti militari di Rostov sono sotto controllo, compreso l'aeroporto", ha spiegato, mentre dietro lui si vedono camminare uomini in uniforme.

Il governatore della regione di Rostov, attualmente sotto attacco da parte del gruppo paramilitare russo Wagner, ha lanciato un appello ai cittadini a restare calmi e chiusi in casa. "Le forze dell'rodine - ha sottolineato in un messaggio su Telegram Vassily Golubev - stanno facento tutto il necessario per mantenere la zona al sicuro". Intanto è scattato il piano d'emergenza nella regione russa di Lipetsk, a 400 chilometri da Mosca. Il governatore, Igor Artamov, ha invitato i cittadini "a restare calmi", ma anche dichiarato lo stato d'emergenza e l'avvio delle "misure di sicurezza". "Attenzione particolare - ha aggiunto -va data alle infrastrutture chiave". L'alto funzionario ha invitato i cittadini a non viaggiare verso sud, in direzione dell'Ucraina, da dove, secondo le notizie confermate dai media, stanno risalendo le colonne dei blindati del gruppo paramilitare Wagner.

Nel frattempo, il dipartimento di Mosca dell'Fsb ha istituito posti di blocco sull'autostrada M4 che collega la capitale con Rostov. Secondo quanto riportato dalla Bbc, a coloro che sono in servizio nei posti di blocco è stato ordinato di aprire il fuoco "in caso di minaccia".

Vladimir Putin sarebbe a conoscenza della situazione e sarebbero state prese tutte le misure necessarie, ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Nel frattempo, il ministero della Difesa russo ha fatto sapere che tutte le informazioni diffuse sui social network per conto di Prigozhin sul bombardamento da parte dell'esercito russo su basi di retroguardia della Wagner non sono vere e rappresentano "provocazioni".

L'appello dei generali russi

Mentre gli Usa monitorano con attenzione lo scontro tra Prigozhin e i generali russi, alcune personalità di spicco dell'apparato militare del Cremlino hanno lanciato alcuni appelli particolarmente emblematici.

L'influente generale russo, Serghei Surovikin, considerato un alleato della Wagner all'interno del ministero della Difesa, è intervenuto per chiedere ai mercenari di "fermarsi" prima che sia "troppo tardi". Nel filmato Surovikin - vice capo di Stato maggiore ed ex capo dell'operazione speciale in Ucraina – è apparso con un'arma in mano esortando i combattenti di Prigozhin a "fermarsi, obbedire alla volontà del presidente e risolvere pacificamente tutti i problemi".

Il generale dell'esercito russo, Vladimir Alekseev, primo vice capo del Gru - l'intelligence militare russa – ha invece definito gli attacchi di Prigozhin "un colpo di Stato", "una pugnalata alle spalle del Paese e del presidente".

Intanto, in Ucraina, Kiev starebbe

concentrando diverse brigate per un'offensiva nella direzione tattica di Bakhmutovsky, approfittando della tensione che sta consumando la Russia dall'interno. La Russia trattiene il fiato. E con lei il mondo intero.

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