Droni ucraini su "Stalingrado": così la città simbolo di Putin è finita nel mirino

La difesa antiaerea russa ha intercettato per la prima volta un drone ucraino sulla regione di Volgograd, a circa 500 chilometri dal confine con l'Ucraina

Droni ucraini su "Stalingrado": così la città simbolo di Putin è finita nel mirino
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Stalingrado, oggi Volgograd, non è una città russa come le altre. È il pilastro della narrazione di Vladimir Putin, che ha più volte utilizzato il concetto di “guerra patriottica” per paragonare l'attuale offensiva di Mosca in Ucraina al combattimento intrapreso, durante la Seconda guerra mondiale, per difendere la citata Stalingrado, e quindi l'intero Paese, dall'avanzata delle forze naziste. Ebbene, il Cremlino potrebbe presto essere costretto a cambiare comunicazione visto che i droni ucraini sono riusciti ad arrivare nei cieli di Volgograd. Sferrando un duro colpo psicologico a Putin.

Droni ucraini a "Stalingrado"

L'episodio chiave risale a poche ore fa, quando un drone è stato intercettato e neutralizzato nella regione russa di Volgograd. La vicenda è stata raccontata su Telegram dal governatore della regione, Andrei Bocharov. "Oggi, 7 settembre, un drone è stato intercettato e neutralizzato dalle forze del ministero della Difesa russo sul territorio della regione di Volgograd. Non ci sono vittime o danni alle strutture civili e militari", ha scritto lo stesso Bochrov. "Non ci sono state né vittime né danni alle infrastrutture civili o militari", hanno aggiunto le autorità locali, mentre il ministero della Difesa russo non ha ancora commentato l'incidente.

Il sito Dozhd ha fatto presente che la regione in questione non era mai stata attaccata prima d'ora da droni nemici. Secondo Baza, che ha fornito ulteriori dettagli sull'accaduto, il velivolo senza pilota inatteso avrebbe tentato di attaccare una delle unità militari nel distretto di Gorodishchevsky. Il notiziario locale V1.ru ha invece riferito che il drone sarebbe caduto su un sito militare, senza specificare quale, aggiungendo che i residenti hanno affermato di aver sentito delle esplosioni al momento dell'impatto.

Guerra in profondità

Basta dare un'occhiata ad una cartina geografica per capire l'importanza di questo fatto. La regione di Volgograd, infatti, non confina direttamente con l'Ucraina, e la distanza in linea retta dal Paese, scenario del fronte militare, è di almeno 500 chilometri. Significa, dunque, che la guerra è veramente entrata nelle profondità del territorio russo, come predetto da Volodymyr Zelensky.

Lo sciame di droni lanciato da Kiev aveva due obiettivi: generare un contraccolpo psicologico nei confronti di Mosca, per non farla sentire sicura oltre i propri confini, e centrare bersagli strategici. Per quanto riguarda il primo punto, il fatto che uav ucraini abbiano volato nei cieli di Volgograd ha incrementato il senso di minaccia percepito dai cittadini russi, per di più in una città storicamente simbolo della resistenza del Cremlino.

Sul fronte prettamente strategico, invece, c'è da segnalare un raid diretto contro un importante impianto russo di microchip. Il governatore della regione di Bryansk, Alexander Bogomaz, ha raccontato di un incendio scoppiato in un "edificio amministrativo" di un "sito industriale" nell'omonima città di Bryansk, a circa 100 chilometri a nord del confine russo-ucraino.

Raid chirurgici

Pare che il bersaglio coincidesse con la fabbrica di chip Kremnyi El, una delle più grandi imprese microelettroniche della Russia, con 1.700 dipendenti e 3,9 miliardi di rubli (40 milioni di dollari) di volume di produzione annuale.

Secondo i media locali, il ministero della Difesa russo riceverebbe il 94% della produzione da questa struttura. Produzione che comprenderebbe componenti per i sistemi missilistici Pantsir e S-500, nonché i missili da crociera Kalibr.

Le autorità municipali di Rostov sul Don hanno intanto dichiarato lo stato di emergenza, sempre a causa di un attacco di droni.

Frammenti di due droni abbattuti dalla difesa aerea hanno danneggiato tre edifici residenziali e alcune auto nel centro della città. Le 99 persone che abitavano nei condomini colpiti si trasferiranno in punti di alloggio temporanei mentre i servizi competenti stanno lavorando per stabilire i dettagli dell'attacco.

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