Gli ucraini continuano a martellare le retrovie russe. Stando a quanto riferito dall’intelligence militare, le forze di Kiev sono riuscite a colpire per la prima volta nella storia un caccia Su-57 nel territorio della Federazione. Il velivolo sarebbe stato danneggiato durante l’attacco all’aeroporto di Akhtubinsk, nella regione di Astrakhan e a 589 chilometri dal fronte.
Il Gur ha condiviso immagini satellitari, datate rispettivamente 7 e 8 giugno. Nella prima si può vedere il caccia intatto, mentre nella seconda sono evidenti i crateri di esplosioni attorno all’aereo e i danni causati dagli incendi. L’Su-57 è il velivolo più moderno a disposizione della Russia e solo poche unità sono attualmente in servizio nelle forze aerospaziali del Cremlino. È in grado di trasportare missili da crociera Kh-59 e Kh-69 usati costantemente negli attacchi contro l’Ucraina.
Questo attacco è l’ultimo di una lunga serie di raid delle forze ucraine contro obiettivi sensibili come depositi di munizioni, centri logistici e basi aeree nel territorio controllato da Mosca. Ad aprile, uno sciame di 40 droni si è abbattuto sull’aeroporto di Morozovsk, nella regione di Rostov. In quell’occasione, le forze armate di Kiev hanno riferito di aver distrutto sei velivoli, bombardieri Su-24, Su-24M e Su-34 utilizzati dalla Russia per sganciare bombe guidate sulle posizioni difensive in prima linea e sulle città ucraine. Altri otto velivoli sarebbero stati danneggiati. La notizia era stata smentita dai russi, secondo cui era stata colpita solo una centrale elettrica, ma le immagini satellitari hanno confermato la versione ucraina.
Il fatto che i droni ucraini siano in grado di penetrare “facilmente” lo spazio aereo russo e colpire infrastrutture fondamentali per lo sforzo bellico potrebbe essere un’indicazione di una scarsità di difese aeree a disposizione di Mosca, oppure una delle ennesime conseguenze dei problemi organizzativi dell’apparato militare del Cremlino. In ogni caso, alle forze di Kiev non basteranno questi raid a fermare l’armata dello zar. I soldati di Putin, infatti, continuano a spingere contro le fortificazioni ucraine sia in Donbass, sia a Kharkiv e nel prossimo futuro potrebbero anche aprire un nuovo fronte nella regione di Sumy.
Gli ucraini hanno ottenuto da buona parte dei Paesi occidentali l’autorizzazione ad usare le armi degli alleati per colpire in territorio russo, ma rimane il problema della mancanza di uomini e dell’addestramento insufficiente delle nuove reclute.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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