"Involucro reattore danneggiato". Nuovi raid russi vicino alla centrale di Zaporizhzhia

Il capo dell'amministrazione regionale, Ivan Federov, ha fatto sapere che nelle ultime 24 ore i russi hanno colpito "357 volte" otto centri abitati di Zaporizhzhia

"Involucro reattore danneggiato". Nuovi raid russi vicino alla centrale di Zaporizhzhia
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La regione di Zaporizhzhia è finita nuovamente nel mirino della Russia. Nelle ultime 24 ore, ha denunciato Ivan Fedorov, capo dell'amministrazione regionale, le forze del Cremlino hanno colpito per ben "357 volte" otto centri abitati provocando tre vittime. In precedenza, i funzionari della centrale nucleare di Zaporizhzhia, controllata dai russi, avevano affermato che il sito era stato attaccato da droni militari ucraini, e che questi avevano colpito anche la cupola della sesta unità di potenza dell'impianto. Secondo le autorità della centrale, non ci sarebbero stati danni o vittime e i livelli di radiazioni nell'impianto sarebbero rimasti a livelli normali. La preoccupazione è tuttavia altissima, visto che i raid contro la struttura aumentano significativamente il rischio di un grave incidente nucleare. Fedorov ha in seguito scritto su Telegram che le forze russe hanno colpito un impianto industriale nella città di Zaporizhzhia causando sei feriti.

Cosa succede a Zaporizhzhia

A proposito di preoccupazione, Rafael Mariano Grossi, capo dell'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, ne ha espressa in grandi quantità in una nota dedicata all'ultimo blitz russo contro l'edificio e pubblicata su X. "I danni all'unità 6 non hanno compromesso la sicurezza nucleare, ma si tratta di un incidente grave che potrebbe compromettere l'integrità del sistema di contenimento del reattore", ha fatto presente l'Agenzia internazionale. Funzionari dell'impianto hanno affermato che il sito è stato attaccato da droni militari ucraini.

L'Aiea, in seguito al raid, ha subito fatto sapere che i suoi esperti erano stati informati dell'attacco. Senza attribuire colpe, Grossi, ha messo in guardia sui rischi per la sicurezza di tali attacchi. "Invito ad astenersi da azioni che contraddicono i 5 principi dell'Aiea e mettono a rischio la sicurezza nucleare", ha scritto in un altro post sul social X.

Grossi, parlando di "almeno tre colpi contro il reattore" e di "grave incidente che ha messo in pericolo la sicurezza nucleare", ha affermato che l'involucro del reattore della centrale nucleare è stato danneggiato. L'attacco alla centrale, si legge in una nota dell'Aiea, rappresenta infatti una chiara violazione dei cinque principi fondamentali per la protezione dell'impianto illustrati da Grossi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel maggio dello scorso anno. Su X, l'Aiea ha comunque sottolineato che il danno all'impianto controllato dalla Russia "non ha compromesso la sicurezza nucleare". In ogni caso "si tratta di una grave escalation dei rischi per la sicurezza nucleare che la centrale nucleare di Zaporizhzhia deve affrontare. Tali attacchi sconsiderati aumentano significativamente il rischio di un grave incidente nucleare e devono cessare immediatamente", ha affermato Grossi in una nota.

Per la Russia non ci sono dubbi. Le forze armate dell'Ucraina hanno colpito la cupola della sesta unità della centrale nucleare di Zaporozhzhia, senza danni critici o vittime, lo ha riferito il canale Telegram della stazione, secondo quanto riportato dalla Tass. "C'è stato un attacco da parte delle forze armate ucraine sulla cupola della sesta unità di potenza della centrale nucleare di Zaporozhzhia. Non ci sono stati danni critici o vittime. Non è stata registrata alcuna minaccia di violazione dei limiti di sicurezza. Il fondo di radiazione presso la stazione e l'area circostante non è cambiato ed è a un livello corrispondente al normale funzionamento delle unità di potenza e non supera i valori di fondo naturale", si legge nel messaggio.

Allarme nucleare

La centrale nucleare di Zaporozhzhia si trova a Energodar e comprende sei unità di potenza con una capacità totale di 6 GW. Si tratta della più grande centrale nucleare d'Europa. Alla fine di febbraio 2022, la struttura è stata presa sotto controllo dalle forze russe. Da allora, unità dell'esercito ucraino hanno periodicamente bombardato sia le aree residenziali di Energodar che l'area della stazione, utilizzando droni, artiglieria pesante e sistemi di razzi a lancio multiplo.

Per quanto riguarda il blitz contro il sito, Mosca ha parlato di droni kamikaze ucraini che hanno attaccato in prossimità della centrale, colpendo la mensa e l'area mercantile. Lo ha scritto su Telegram l'uffcio stampa dell'impianto, aggiungendo che a causa dell'attacco "un camion che scaricava cibo è stato danneggiato". 20 minuti prima dell'attacco dei droni, scrive la Ria Novosti, gli esperti dell'Aiea stavano effettuando un sopralluogo di routine. Il servizio stampa ha definito inaccettabile il bombardamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia, aggiungendo che nessuna centrale nucleare al mondo è progettata per resistere a un incendio su vasta scala e che i danni alle infrastrutture potrebbero compromettere il funzionamento sicuro dell'impianto.

Tre dipendenti della struttura sono rimasti feriti. Secondo l'ente statale russo per l'energia nucleare Rosatom "alle 11,38 l'attacco ha colpito la zona adiacente alla mensa, a seguito del quale tre dipendenti sono rimasti feriti (uno dei quali gravemente)". In una dichiarazione fornita all'Ukrainska Pravda, un portavoce dell'agenzia di intelligence militare ucraina ha affermato che l'Ucraina non è coinvolta nell'attacco con droni sull'area della centrale nucleare di Zaporizhzhia. "L'Ucraina non è coinvolta in alcuna provocazione armata sul territorio della centrale nucleare occupata illegalmente", ha detto il portavoce Andrii Yusov. "Lo Stato aggressore mette ancora una volta in pericolo l'impianto nucleare", ha detto Yusov.

"Gli attacchi russi, in particolare gli attacchi sotto falsa bandiera, sul territorio della centrale nucleare ucraina, così come il dispiegamento di truppe e armi nell'area e l'estrazione mineraria delle strutture della centrale, sono da tempo una pratica criminale ben nota e costante", ha quindi aggiunto nel bel mezzo dell'ennesimo allarme nucleare lanciato dall'Aiea.

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