
Dopo i raid contro Mosca e il territorio russo, è arrivata la risposta del Cremlino. Nella notte sciami di droni hanno bersagliato diverse città ucraine. Nel frattempo gli Usa hanno ripristinato il supporto di intelligence per le forze di Kiev inseguito ai colloqui positivi di Gedda.
14:55 - Zelensky: "Mi aspetto misure forti contro la Russia se rifiuta la tregua"
Se i russi "non saranno d'accordo con questo piano di tregua, dovremo agire diversamente. Dovremo prendere delle decisioni importanti e capisco che possiamo contare su misure forti. Per adesso penso si possa parlare di sanzioni molto severe". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Il secondo punto è se i nostri partner saranno disposti e pronti a darci sostegno: la tregua dovrà essere nei cieli e nei mari e dovremmo monitorarla", ha aggiunto, "avremo bisogno di assistenza tecnica e logistica da parte dei nostri partner".
14:44 - Rubio: "A Gedda discusse possibili concessioni territoriali di Kiev"
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato che nei colloqui tra Ucraina e Stati Uniti di ieri a Gedda si è parlato di possibili "concessioni territoriali" di Kiev come parte di un accordo negoziato con la Russia. "Sì, ne abbiamo parlato", ha confermato Rubio durante uno scalo aereo a Shannon, in Irlanda, mentre è diretto in Canada per il G7. L'amministrazione Trump ha ripetutamente affermato che sia Kiev sia Mosca dovranno scendere a compromessi per raggiungere un accordo di pace, definendo "irrealistico" l'obiettivo dell'Ucraina di ripristinare i confini precedenti al 2014. Le forze russe occupano attualmente circa il 20% dell'Ucraina.
14:25 - Conflict intelligence team: "Gli ucraini si ritirano dal Kursk"
Le forze ucraine si stanno ritirando dalla regione di Kursk, ha reso noto Ruslan Leviev, fondatore di Conflict Intelligence Team, in una intervista a Dozhd Tv. "In tutte le zone che stanno tornando sotto il controllo russo c'è una resistenza limitata. Lo stesso sta accadendo a Sudzha. Ieri forze russe si trovavano alla periferia della città. Oggi si trovano dalla parte opposta. E senza che ci siano state battaglia. Ora si può dire che l'intera città di Sudzha è sotto controllo russo. Potrà essere finita oggi, o forse i villaggi di confine resisteranno per alcuni giorni. Ma nel complesso la presa del Kursk sta avvicinandosi alla fine e le forze ucraine si stanno ritirando", ha spiegato il centro di analisi. Video diffusi dai media russi mostrano soldati russi con la bandiera nel centro della città.
14:17 - Zelensky: "Se tregua entra in vigore, parleremo di garanzie di sicurezza
"Le garanzie di sicurezza per l'Ucraina verranno discusse con gli alleati se entrerà in vigore la tregua" di 30 giorni concordata con gli Stati Uniti ieri a Gedda, per il quale si aspetta il via libera dalla Russia. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un briefing a Kiev. "Discuteremo le garanzie di sicurezza in modo più dettagliato se ci sarà un cessate il fuoco di 30 giorni. Questi 30 giorni sono pensati per mettere sulla carta i passi che abbiamo concordato con gli alleati e le garanzie di sicurezza che saranno in vigore in Ucraina dopo la fine della guerra", ha detto Zelensky.
14:00 - Zelensky: "Tregua di 30 giorni? Costringere Mosca a finire la guerra"
"Nessuno di noi crede ai russi, ci siamo passati, ma non giocheremo con le narrazioni che non vogliamo che la guerra finisca. Sono molto serio ed è importante per me porre fine alla guerra, voglio che il presidente degli Stati Uniti capisca questo, che l'Europa, tutti siano in un'alleanza per costringere la Federazione Russa a porre fine alla guerra". Così in un briefing da Kiev, il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ha spiegato perchè Kiev ha dato l'ok ad una tregua totale di 30 giorni, proposta avanzata ieri dagli Usa a Gedda. Alla proposta Usa "la mia reazione è stata: siamo pronti per un formato di tregua di 30 giorni nel formato che la parte americana ci ha offerto", ha aggiunto.
Il presidente ucraino ha anche dichiarato che trenta giorni di tregua concordati ieri a Gedda tra funzionari ucraini e americani "sarebbero utili per elaborare un piano di pace" che metta fine alla guerra. "Tutto dipende dal fatto che la Russia voglia un cessate il fuoco oppure voglia continuare a uccidere persone", ha detto Zelensky aggiungendo che "l'Ucraina ha dimostrato la sua posizione e oggi la Russia deve rispondere".
13:57 - Rimosso dall'incarico il generale ucraino che guidò l'offensiva nel Kursk
E' stato rimosso dall'incarico il generale ucraino, Dmytro Krasylnykov, capo del Comando operativo Nord delle Forze Armate di Kiev. A riferirne è The Kyiv Independent che rilancia notizie confermate dallo stesso generale a Suspilne. Krasylnykov, si legge, afferma di non conoscere le motivazioni che hanno portato alla sua rimozione dall'incarico sulla base di un'ordinanza datata 7 marzo e sostiene per il suo posto sia stato scelto il generale Oleksii Shandar. Si tratta di notizie che arrivano mentre si susseguono quelle sulla controffensiva delle forze russe nel Kursk, regione russa teatro nell'agosto dello scorso anno dell'offensiva lanciata dai militari ucraini. I media ucraini sottolineano come il Comando operativo Nord, che Krasylnykov ha guidato dal marzo 2023, sia responsabile per le unità dispiegate nelle regioni settentrionali dell'Ucraina, compresa quella di Sumy che confina con il Kursk russo.
13:22 - Parlamento Ue approva il piano per il riarmo europeo
Via libera dall'Eurocamera con 419 voti a favore, 204 contrari e 46 astenuti al testo su Libro Bianco sul futuro della difesa europea che invita l'Ue ad agire con urgenza per garantire la propria sicurezza, chiede che le risposte ai rischi esterni siano "simili a quelle in tempo di guerra" e "accoglie con favore il piano ReArm Europe, proposto il 4 marzo 2025 dalla presidente della Commissione" Ursula von der Leyen.
13:16 - Rubio: "Già oggi contatti con la Russia"
Gli Stati Uniti "avranno contatti con i russi" oggi. Lo ha dichiarato il Segretario di Stato americano Marco Rubio parlando ai giornalisti all'aeroporto internazionale di Shannon. Gli Stati Uniti, ha aggiunto, si aspettano una risposta positiva dalla Russia e "chiediamo con urgenza ai russi di mettere fine alle ostilità".
13:04 - Parlamento Ue approva aiuti per Kiev
Il Parlamento Europeo ha approvato a grande maggioranza, a Strasburgo, il testo della risoluzione sull'"incrollabile sostegno dell'Ue all'Ucraina, dopo tre anni di guerra di aggressione della Russia". Il testo è passato con 442 voti favorevoli, 98 contrari e 126 astenuti.
12:56 - Avvondo di Lavrov contro Ue: "Fuhrer Ursula militarizza l'Europa"
La "Fuhrer Ursula sta mobilitando tutti per rimilitarizzare l'Europa". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in un'intervista a tre blogger americani ripresa dall'agenzia Tass in merito al programma per il riarmo presentato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen
12:51 - Parlamento Ue contro Trump: "Errore il riappacificarsi con Mosca"
L'Eurocamera afferma che l'Ue è ora il principale alleato di Kiev in seguito "all'apparente cambio di posizione degli Usa" sulla guerra di aggressione della Russia. In una risoluzione approvata mercoledì mattina con 442 voti a favore, 98 contrari e 126 astenuti, gli eurodeputati criticano fermamente la politica dell'amministrazione Usa "di rappacificarsi con la Russia" e chiedono di "aumentare in modo significativo il sostegno militare a Kiev". Il testo accoglie con favore la dichiarazione congiunta dell'Ucraina e degli Usa a Gedda, e la ripresa dell'assistenza militare e della condivisione di intelligence degli Usa con Kiev.
11:30 - Mosca avanza nel Kursk: "Dinamica positiva"
"La dinamica nel Kursk è positiva", ha confermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Le informazioni dei nostri militari indicano che le nostre forze stanno avanzando con successo nella regione, liberando le zone che erano sotto il controllo dei militanti (ucraini, ndr)", ha aggiunto.
11:20 - Cremlino: "Telefonata Trump-Putin in tempi brevi"
Mosca non esclude che possa nascere l'opportunità di una conversazione telefonica "di alto livello", quindi tra i presidenti Putin e Trump: "Se si presenterà questa necessità sarà organizzata molto rapidamente". Lo ha affermato Dimitri Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin, nel corso di un briefing, secondo quanto riportato dall'agenzia russa Tass. Dall'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca è stata confermata una sola conversazione telefonica tra i due presidenti, lo scorso 12 febbraio, per discutere delle condizioni per una cessazione delle ostilità con l'Ucraina. Ieri Kiev ha accettato la proposta americana di un "cessate il fuoco" di 30 giorni e lo stesso Peskov ha detto che Mosca è in attesa di essere aggiornato nei prossimi giorni dal segretario di Stato Usa Marco Rubio e dal Consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Michael Waltz sui colloqui avvenuti a Gedda.
10:00 - Mosca: "Scettici sul cessate il fuoco"
C'è cautela mista a scetticismo a Mosca rispetto alla proposta di una tregua di 30 giorni uscita ieri dai colloqui di Gedda. Fonti russe hanno detto a Reuters, come appare sul sito, che qualsiasi accordo per porre fine alla guerra in Ucraina dovrà tenere conto dei progressi russi e rispondere alle preoccupazioni di Mosca. Una fonte russa di alto livello ha dichiarato che Vladimir Putin avrebbe difficoltà ad accettare l'idea del cessate il fuoco senza discutere i termini e ottenere qualche tipo di garanzia. "Putin ha una posizione forte perché la Russia sta avanzando", spiega la fonte russa.
9:25 - Tajani: "Colloqui di Gedda passo avanti importanti"
"I colloqui di Gedda sono un passo avanti importante sulla strada di una pace giusta e duratura per l'Ucraina, una pace che l'Europa vuole contribuire a costruire. Il cessate il fuoco e la ripresa della protezione militare americana a Kiev saranno i primi temi che i ministri degli Esteri del G7 discuteranno in Canada anche con il Segretario di Stato americano Marco Rubio". Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Vogliamo che l'aggressione della Russia all'Ucraina cessi il prima possibile: possiamo raggiungere questo obiettivo noi europei uniti assieme agli americani", afferma il vicepremier italiano
8:34 - Missili sul porto di Odessa: morti quattro siriani
Quattro cittadini siriani sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti in un attacco missilistico lanciato dalle forze russe ieri sera sul porto della città di Odessa: lo ha reso noto su Telegram il presidente della regione, Oleg Kiper, come riporta Ukrainska Pravda. Kiper ha affermato che la nave MJ PINA battente bandiera delle Barbados è stata danneggiata da un missile balistico e che le vittime, tutti cittadini siriani, avevano tra 18 e 24 anni. I feriti sono un ucraino e un siriano. "Al momento dell'impatto, la nave stava caricando grano per l'esportazione in Algeria. Una nave completamente civile", ha sottolineato.
8:16 - Missili su Kryvyi Rig: un morto e cinque feriti
Una persona è morta e altre cinque sono rimaste ferite questa mattina a Kryvyi Rig, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in seguito ad un attacco missilistico russo: lo hanno reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione distrettuale, Yevhen Sytnychenko, e il governatore della regione di Dnipropetrovsk, Sergiy Lysak. Lo riporta Ukrainska Pravda. L'attacco giunge poche ore dopo l'intesa tra Usa e Ucraina su una proposta di tregua di 30 giorni, che deve essere ora sottoposta alla Russia
7:35 - Telefonata Usa-Russia tra i capi dell'intelligence
Il direttore dell'agenzia di intelligence russa Svr, Sergei Naryshkin, ha avuto una conversazione telefonica con il direttore della Cia, John Ratcliffe. Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Ria Novosti, citando l'Svr. "L'11 marzo 2025 si è svolta una conversazione telefonica tra il direttore del Servizio segreto estero russo, Sergei Naryshkin, e il capo della Cia statunitense, John Ratcliffe", ha reso noto il dipartimento, aggiungendo che i capi dei servizi segreti hanno concordato di tenere contatti regolari per contribuire a garantire la stabilità e la sicurezza internazionale, nonché per ridurre lo scontro nelle relazioni fra Mosca e Washington.
00:53 - Colpite Kiev, Kharkiv e Sumy
Non solo Dnipro, anche altri città ucraine sono state prese di mira dai droni russi in queste ore. Esplosioni sono state registrate a Kiev. Il capo dell'amministrazione dell'aviazione statale della capitale, Timur Tkachenko, ha prima messo in guardia la popolazione sulla minaccia rappresentata dai droni russi, poi ha comunicato che le difese aeree si erano attivate, "Le forze di difesa aerea stanno operando in città. Restate nei rifugi", ha confermato poco dopo il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko. Velivoli aerei senza pilota hanno colpito anche a Kharkiv.Il primo cittadino, Igor Terekhov, ha avvertito che droni Shahed hanno attaccato nei pressi di abitazioni private e hanno danneggiato "diverse rotatorie". "Per il momento, fortunatamente, non si registrano vittime o feriti", ha aggiunto. Il sindaco ad interim di Sumy, Artem Kobzar, da parte sua ha riferito che i droni hanno colpito "uno dei magazzini" provocando un incendio. "C'è un incendio, tutti i servizi stanno lavorando sulla scena - ha spiegato - Al momento non ci sono informazioni sui feriti o sui morti. C'è anche la minaccia di un secondo attacco di droni, per favore rimanete in luoghi sicuri".
00:30 - Attacco di droni su diverse città ucraine
La Russia ha lanciato un attacco di droni su Kiev, Kharkiv e Sumy. Lo riferiscono i rispettivi sindaci su Telegram citati dai media ucraini.
Il sindaco della capitale, Vitaly Klichko, ha affermato che le difese aeree sono in azione sulla sua città. L'attacco arriva poche ore dopo l'intesa tra Usa e Ucraina su una proposta di tregua di 30 giorni, che deve essere ora sottoposta alla Russia- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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