Segnale di forte ostilità contro l'Italia da parte del ministero degli Esteri di Mosca. Sergei Lavrov ha fatto sapere che le relazioni fra Russia e il nostro Paese stanno attraversando la crisi più profonda dalla Seconda guerra mondiale, sottolineando, come scrive l'agenzia Tass, che "Roma ne è responsabile".
Come mai tutta questa acredine? Il ministero parla di "posizione anti-russa dell’Italia" (il riferimento, ovviamente, è alla posizione sulla guerra in Ucraina, che l'Italia condivide con tutto l'Occidente), a causa della quale per il Cremlino il nostro Paese non può partecipare al processo di pace in Ucraina.
"Nonostante si parli sempre di più della necessità di negoziati di pace - afferma Lavrov - non si osserva oggettivamente alcuna azione pratica che indichi la reale disponibilità di Kiev e dell’Occidente. Al contrario, le forniture militari occidentali alle forze armate dell’Ucraina continuano, si stanno sviluppando ultimatum alla Russia e la questione della legittimità del governo ucraino non è risolta".
Trump attacca Zelensky
Intanto in un’intervista rilasciata a Fox News, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che sia il leader russo Vladimir Putin sia quello ucraino Volodymyr Zelensky sono responsabili della guerra. "Nemmeno Zelensky... avrebbe dovuto permettere che ciò accadesse. Non è un angelo", ha detto Trump. Il presidente ha osservato che Zelensky vuole raggiungere un accordo con la Russia: "Ne ha avuto abbastanza". E prosegue affermando che l’esercito ucraino deve combattere "un’entità molto più grande e molto più potente". Zelensky "non avrebbe dovuto farlo perchè avremmo potuto raggiungere un accordo", ha detto, aggiungendo che invece "Zelensky ha deciso: 'Voglio combattere'". Trump ha aggiunto che la Russia ha "30mila carri armati" e che "Zelensky non ne aveva praticamente nessuno". Infine ha ribadito di essere pronto a imporre "grandi sanzioni" alla Russia se Mosca non accettasse un accordo per porre fine alla guerra. Sottolineando, al contempo, di non volerlo fare, per questo motivo: "Amo i russi, sono un grande popolo".
Putin: "Pronto a negoziare con Trump"
Il presidente russo Vladimir Putin ha confermato la sua disponbilità a dialogare con l'omolgo Usa Donald Trump "in tutte le aree di interesse per Russia e Stati Uniti". "Vediamo dichiarazioni dell'attuale presidente sulla sua disponibilità a lavorare insieme, siamo sempre pronti a questo", ha detto Putin in un'intervista al giornalista Pavel Zarubin. Si è anche detto d'accordo con il nuovo leader di Washington sul fatto che, se fosse stato rieletto nel 2020, la crisi in Ucraina sarebbe potuta essere evitata. Lo zar ha poi sottolineato che " la Russia non ha mai rifiutato i contatti con l'amministrazione americana. Non è colpa nostra se l'amministrazione uscente ha rifiutato questi contatti. Con l'attuale presidente degli ci sono sempre stati rapporti esclusivamente commerciali, ma allo stesso tempo pragmatici e di fiducia, direi".
La disponibilità espressa da Putin a sedersi al tavolo con Trump è stata definita da Zelensky come una "manipolazione".
"Vuole manipolare il desiderio del presidente degli Stati Uniti di raggiungere la pace", ha detto il presidente ucraino in un messaggio condiviso sui social media. "Sono sicuro che nessuna manipolazione russa avrà successo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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