Satelliti accecati e GPS fuori uso: la Russia si prepara alla guerra elettronica

Gli effetti del jamming in ambito militare possono risultare decisivi ai fini dello svolgimento di un conflitto. Cos'è e come funziona il jolly nelle mani della Russia

Satelliti accecati e GPS fuori uso: la Russia si prepara alla guerra elettronica
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Una guerra elettronica realizzata accecando i GPS nemici, con conseguenze più o meno gravi per ogni dispositivo dipendente dall'utilizzo del sistema di posizionamento e navigazione satellitare. È questo l'ultimo jolly a disposizione della Russia nel bel mezzo dell'ennesima escalation delle tensioni con il blocco occidentale. Mosca sarebbe già entrata in azione pochi giorni fa, disturbando il segnale satellitare di un aereo della RAF che stava trasportando il ministro della Difesa britannico Grant Shapps dalla Polonia verso il Regno Unito. Il Cremlino, spiegano gli analisti, potrebbe intervenire nuovamente adottando lo stesso modus operandi, creando non pochi disagi e compromettendo la sicurezza nazionale degli eventuali bersagli colpiti.

La guerra elettronica della Russia

Ma da che cosa è formato il citato jolly della Federazione Russa? Semplice: da appositi e sofisticati sistemi, posizionati a terra, in grado di sparare impulsi elettromagnetici tali da accecare i satelliti, dai quali dipende il funzionamento dei segnali GPS, fino a schermare questi ultimi. Si tratta, in sostanza, dell'attuazione di una tecnica chiamata jamming. Che, detto altrimenti, implica l'utilizzo di un dispositivo di trasmissione della frequenza per bloccare le comunicazioni radio che regolano praticamente qualsiasi cosa, dalle telefonate ai servizi di ambulanza al WiFi.

Gli effetti del jamming in ambito militare possono risultare decisivi ai fini dello svolgimento di un conflitto. Già, perché quando un sistema di quelli appena citati riesce a creare una cupola di impulsi, e quindi a schemrare la ricezione dei segnali GPS da un'intera area, qualunque missile, aereo o dispositivo situato in quella zona diventa sostanzialmente inutile, non risponde ai comandi e non sa più come orientarsi. Questo vale per missili, aerei, cellulari ma anche droni e armi di precisione. In definitiva, qualsiasi mezzo che opera affidandosi alle coordinate satellitari, e quindi al GPS, di fronte ad un'azione del genere è pressoché inutilizzabile.

I disturbatori del Cremlino

Le apparecchiature di disturbo dei segnali GPS possono essere utilizzate da aerei, compresi i droni, ma di solito vengono piazzate su veicoli terrestri. Pare che negli ultimi mesi Mosca abbia incrementato la produzione dei suoi sabotatori di frequenze, sviluppando modelli sempre più efficaci. L'eventualità che il Cremlino possa bloccare le trasmissioni satellitari in maniera improvvisa, oltre a recare danni alla popolazione, si traduce in un serio rischio militare.

Per l'appunto, i vantaggi tattici che varie munizioni di precisione statunitensi avevano portato in Ucraina sono stati erosi dal disturbo nemico. Funzionari della difesa statunitensi non identificati hanno infatti dichiarato alla Cnn che la Russia ha iniziato a bloccare i missili di precisione forniti dagli Stati Uniti a Kiev, facendoli andare fuori traiettoria. Ricordiamo che Mosca dispone di molte funzionalità avanzate di disturbo, inclusi alcuni jammer che possono bloccare i segnali GPS a distanze fino a 15 miglia.

Tornando all'episodio accaduto al ministro britannico, Londra ha fatto sapere che il jet della Royal Air Force che trasportava Shapps "ha subito temporaneamente un inceppamento del GPS mentre volava vicino a Kaliningrad".

Il Times, il cui giornalista era a bordo, ha scritto che per circa 30 minuti i telefoni cellulari non sono riusciti a connettersi a Internet, e che l'aereo è stato costretto a utilizzare metodi alternativi per determinare la sua posizione.

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