"Stop agli aiuti all’Ucraina". Trump prepara la vendetta contro Zelensky

Secondo il New York Times gli Stati Uniti di Donald Trump potrebbero cancellare ogni forma di aiuto destinato all'Ucraina

"Stop agli aiuti all’Ucraina". Trump prepara la vendetta contro Zelensky
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La lite andata in scena alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky potrebbe avere importanti conseguenze sulla guerra in Ucraina. Il New York Times ha scritto che il presidente statunitense potrebbe decidere di interrompere anche l'appoggio indiretto a Kiev, oltre agli aiuti diretti, che includono la condivisione di informazioni di intelligence. La fonte, un funzionario dell'amministrazuone Trump, ha parlato anche di altri tipi di finanziamenti militari, l'addestramento di truppe e piloti ucraini e l'uso di una base militare Usa in Germania che ospita un call center che gestisce gli aiuti internazionali a Kiev. L'indiscrezione, a dir poco clamorosa, rischia di stravolgere gli equilibri del conflitto ucraino, entrato ormai in una fase critica.

La possibile decisione di Trump sull'Ucraina

Il Nyt ha ricordato che Zelensky è entrato venerdì alla Casa Bianca per un incontro Trump sapendo che il flusso di armi e materiale militare dagli Stati Uniti al suo Paese si era sostanzialmente interrotto. "Quando se ne è andato, dopo una discussione tra i due leader trasmessa in televisione, la situazione appariva ancora più disastrosa", ha aggiunto il quotidiano.

Ricordiamo che l'ultimo faccia a faccia Trump-Zelensky si è tenuto 50 giorni da quando il Pentagono aveva annunciato un nuovo pacchetto di armi per l'Ucraina e la nuova amministrazione non aveva parlato di fornirne altri. Ebbene, proprio quel meeting rischia di scatenare un effetto domino. Un funzionario dell'amministrazione statunitense ha dichiarato che tutti gli aiuti statunitensi all'Ucraina - comprese le ultime spedizioni di munizioni e attrezzature autorizzate e pagate durante l'amministrazione Biden - potrebbero essere cancellati a breve.

Cosa succede adesso

Dopo lo showdown nello Studio Ovale, il funzionario ha detto che Trump potrebbe decidere di porre fine anche al sostegno indiretto fornito dagli Stati Uniti, che comprende altri tipi di finanziamenti militari, lo scambio di informazioni, l'addestramento di truppe e piloti ucraini e l'ospitalità ad un call center che gestisce gli aiutiinternazionali in una base militare statunitense in Germania.

Qualora gli Usa dovessero ritirare una parte consistente del loro supporto a Kiev, il governo di Zelensky dovrebbe sperare in maggiori contributi europei. In ogni caso la situazione è diplomaticamente catastrofica. Anche perché Zelensky aveva un obiettivo: esortare Washington a non abbandonare il suo paese e di mettere in guardia dal avvicinarsi troppo al presidente russo Vladimir Putin. Missione fallita, o quasi.

Da quanto emerso, in seguito alla lit, la delegazione di Kiev avrebbe aspettato in un'altra stanza per circa un'ora, sperando ancora di firmare l'accordo sulle Terre Rare e salvare la visita, ma a quel punto il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz sarebbero usciti dallo Studio Ovale per avvicinarsi a Zelensky e dirgli di andarsene.

Resta da capire, adesso, se il presidente ucraino alleggerirà la sua posizione per recuperare il dialogo diretto con Trump o se, al contrario, preferirà affidarsi a Bruxelles. Il tycoon è stato chiaro, così come altrettanta chiara è stata la posizione assunta da Zelensky. Il muro contro muro rischia di avvantaggiare Putin...

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