La Corea del Nord ha accusato gli Stati Uniti di portare avanti in Ucraina una "guerra per procura" con l'intenzione di "distruggere la Russia" ed aver oltrepassato "la linea rossa" in seguito alla decisione di voler inviare carri armati a Kiev. Queste parole di fuoco sono uscite dalla bocca di Kim Yo Jong, sorella del presidente nordcoreano Kim Jong Un e citata da un dispaccio dell'agenzia Kcna. Non è la prima volta che, direttamente o indirettamente, Pyongyang viene associata al conflitto ucraino. A detta di Washington, infatti, il governo nordcoreano avrebbe inviato armi al gruppo paramilitare Wagner, in prima linea sul fronte al fianco dell'esercito russo.
La Corea del Nord accusa gli Stati Uniti
In particolare, dunque, l'attacco di Miss Kim è una risposta alla decisione degli Stati Uniti di fornire carri armati all'Ucraina. A detta della sorella del leader nordcoreano, dietro questa mossa "c'è la sinistra intenzione degli Stati Uniti di realizzare il proprio obiettivo egemonico espandendo ulteriormente la guerra per procura per distruggere la Russia".
Gli Usa, "che hanno esposto l'intero continente europeo al grave pericolo della guerra e causato preoccupazioni grandi e piccole, stanno ora ulteriormente oltrepassando la linea rossa", ha aggiunto Kim Yo Jong. L'alto funzionario di Pyongyang ha quindi espresso seria preoccupazione per quanto sta accadendo sul fronte.
"Esprimo seria preoccupazione per l'escalation della situazione di guerra da parte degli Stati Uniti con la decisione di fornire all'Ucraina materiale militare per l'offensiva di terra e lo denuncio con forza", ha aggiunto Kim, vicedirettore del Comitato centrale del Partito dei lavoratori, sempre più centrale nelle questioni internazionali per conto di Kim Jong Un.
I sospetti di Washington
I pesanti giudizi della Corea del Nord sono maturati dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato in settimana, nell'ambito di un accordo più ampio con gli alleati Nato di assistenza a Kiev, di inviare 31 carri armati M1 Abrams in Ucraina.
Il dispaccio della Kcna non ha fatto alcuna menzione delle accuse americane sulla fornitura di armi tra Pyongyang e il gruppo mercenario Wagner, come denunciato il 20 gennaio da John Kirby, il coordinatore della comunicazione strategica del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca.
Kirby, nell'occasione, rese pubbliche anche foto satellitari di convogli ferroviari russi impegnati ad attraversare il confine tra i due Paesi il 18 e il 19 novembre scorsi, in una mossa che è stata presentata come l'inizio della consegna di armi alla Wagner, finita nella stretta delle sanzioni Usa.
I piani di Kim
Senza ombra di dubbio, in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, abbiamo assistito ad un avvicinamento diplomatico tra Kim e Vladimir Putin. In attesa di capire se Pyongyang ha davvero inviato armamenti a Mosca, vale la pena monitorare i piani del governo nordcoreano.
Una serie di immagini satellitari di un sito nordcoreano per i collaudi balistici a Tongchang-ri, nella provincia di Pyongan Settentrionale, ha evidenziato la conduzione di "vaste" attività di costruzione. Lo ha riferito il think tank statunitense Beyond Parallel. I lavori interessano le sezioni centrale e orientale della Stazione di lancio satellitare di Sohae, che si trova lungo la costa occidentale della Corea del Nord, vicino al confine nord-occidentale con la Cina.
Secondo l'analisi del think tank, rilanciata dai media sudcoreani, è probabile che le attività preludano al lancio di un satellite "nel prossimo futuro". Kim aveva promesso di smantellare la Stazione di lancio a Tongchang-ri in occasione del suo primo vertice con l'ex presidente Usa Donald Trump, nel 2018.
Beyond Parallel ha però rilevato attività nel sito sin da marzo 2020. La base di Sohae è stata utilizzata dalla Corea del Nord per lo sviluppo e il collaudo di missili balistici intercontinentali (Icbm) e per la messa in orbita del satellite Kwangmyongsong-4.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.