"Qui non ci sono nazisti": il racconto del pilota russo fuggito in Ucraina

L'intelligence militare ucraina ha pubblicato un'intervista con un uomo identificato come Maxim Kuzminov, il pilota di elicottero russo che ha disertato il mese scorso per fuggire a Kiev

"Qui non ci sono nazisti": il racconto del pilota russo fuggito in Ucraina
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Un mese fa ha voltato le spalle all'esercito russo, disertando e atterrando in Ucraina a bordo del suo elicottero da combattimento Mi-8. Il pilota Maxim Kuzminov, questo il nome attribuitogli dalle autorità ucraine, ha spiegato in un'intervista come ha pianificato la sua diserzione e perché si è sentito obbligato a farlo, invitando altri altri militari russi a seguire il suo esempio. L'intelligence della difesa di Kiev ha pubblicato un video, già diventato virale, nel quale si può vedere Kuzminov contrastare la narrazione russa, tanto sul conflitto quanto su alcuni spinosissimi temi politici.

La diserzione e la fuga: l'intervista di Kuzminov

"Ho contattato i rappresentanti dell'intelligence ucraina, ho spiegato loro la mia situazione e mi hanno offerto questa opzione: Garantiamo la sicurezza, garantiamo nuovi documenti, garantiamo un risarcimento in denaro, una ricompensa", ha raccontato il pilota ricordando come è riuscito ad arrivare in Ucraina. Kuzminov, apparso nel documentario Downed russian pilots, andato in onda domenica sera sulla televisione ucraina, ha proseguito dicendo di aver discusso maggiori dettagli con le autorità ucraine e di aver iniziato a pianificare il suo volo.

"Mi sono reso conto che ero vicino al confine. Ho comunicato la mia posizione. Ho detto: Proviamoci, non sono lontano. E dopo aver preso la decisione finale, ho volato ad un'altitudine estremamente bassa in modalità silenzio radio", ha affermato l'ex militare russo. "Nessuno capiva assolutamente cosa mi stesse succedendo. Ho volato in Ucraina, sono atterrato, mi hanno incontrato e mi hanno spiegato tutto", ha quindi concluso.

Questo il resoconto iniziale di Kuzminov. Secondo quanto riportato dalla Cnn, anche se le circostanze dell'intervista non sono chiare, il pilota sembra parlare liberamente. È lecito supporre che, al netto della veridicità del contenuto - che non può essere verificato in maniera indipendente - il filmato sia stato confezionato per tentare di sferrare un colpo alla narrazione del Cremlino.

Le rivelazioni del misterioso pilota russo

Contrastando la narrazione ufficiale russa, Kuzminov ha infatti spiegato che nell'esercito ucraino non ci sarebbero "nazisti" o "fascisti", come contrariamente sostenuto da Mosca. "La verità è che non ci sono nazisti o fascisti qui. È una vera vergogna quello che sta succedendo. Omicidi, lacrime, sangue. Le persone si stanno semplicemente uccidendo a vicenda. Questo è tutto quello che posso fare e non voglio farne parte", ha dichiarato.

Il pilota ha quindi usato un termine forte, "genocidio", per descrivere quanto starebbe accadendo in Ucraina: "Quello che sta accadendo ora è semplicemente il genocidio del popolo ucraino. Sia ucraino sia russo. La motivazione della mia azione era quella di non contribuire a questi crimini". Sul conflitto, invece, l'ex militare russo crede che Kiev vincerà la guerra "semplicemente perchè il popolo è molto unito". "Prima non erano così, ma ora sono molto uniti. Il mondo intero li aiuta, perchè prima di tutto va valorizzata la vita umana", ha aggiunto.

Kuzminov ha anche esortato gli altri russi nell'esercito a disertare in Ucraina. "Sarai protetto per il resto della tua vita. Ti verrà offerto un lavoro ovunque, qualunque cosa tu faccia. Scoprirai semplicemente un mondo a colori", ha detto. La vera identità del pilota resta tuttavia un mistero.

Agenstvo, un canale russo indipendente di Telegram, ha scritto di aver trovato il suo profilo sui social media: Kuzminov sarebbe un pilota d'attacco del 319esimo reggimento separato di elicotteri del distretto militare orientale.

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