Ucraina, saltato il vertice di Londra per l'ultimatum di Trump: cosa prevede

Assenti Rubio e Witkoff al summit dei "volenterosi". La proposta di Washington è riassunta in 7 punti, ma non mancano le polemiche

Ucraina, saltato il vertice di Londra per l'ultimatum di Trump: cosa prevede
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È saltato il vertice sull’Ucraina previsto oggi a Londra: questo l’annuncio a sorpresa del ministero degli Esteri britannico. Il summit con protagonisti i ministri degli Esteri internazionali è stato rinviato perché la delegazione di Volodymyr Zelensky ha insistito per voler discutere solo di una tregua di 30 giorni e non della proposta di pace ultimativa messa a punto da Donald Trump. Una proposta che secondo Kiev sarebbe sbilanciata in favore della Russia, poiché “quello la Russia ottiene viene precisato con grande chiarezza mentre quello che va all'Ucraina rimane vago". Secco no ucraino al riconoscimento della Crimea occupata, ma non è tardata ad arrivare la presa di posizione del tycoon: "Così Zelensky prolunga lo sterminio".

"È stato allora deciso che il segretario (Marco Rubio, ndr) non si sarebbe recato a Londra. La delegazione americana continuerà però a discutere con i britannici e gli ucraini" quanto riportato da Axios. Prevista l’assenza anche dell’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff. L’Ucraina, tramite il vice primo ministro Yuliia Svyrydenko, ha ribadito la sua disponibilità a negoziare ma non ad arrendersi, e la proposta di Washington ha sollevato parecchie critiche perché vedrebbe Kiev rinunciare a quasi tutti i territori attualmente occupati dalla Russia. "Non ci sarà alcun accordo che fornisca alla Russia le basi più solide di cui ha bisogno per riorganizzarsi e tornare con maggiore violenza" la sottolineatura di Svyrydenko, che ha rimarcato che "un cessate il fuoco completo – sulla terraferma, in aria e in mare – è il primo passo necessario".

Entrando nel dettaglio della proposta di Trump – un vero e proprio ultimatum secondo quanto riferito – si tratterebbe di un passo decisivo per “avvicinarci al raggiungimento della fine della guerra". Il piano prevede che gli Usa riconoscano formalmente la Crimea occupata, il controllo di fatto sugli altri territori occupati, che l'Ucraina accetti di non aderire alla Nato, l'allentamento delle sanzioni contro Mosca e una futura cooperazione economica.

La posizione di Zelensky ha innescato il nuovo intervento di Trump. In un post su Truth, il leader della Casa Bianca ha evidenziato che le affermazioni del presidente ucraino "non fanno altro che prolungare lo sterminio": "Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si vanta sulla prima pagina del Wall Street Journal che 'l'Ucraina non riconoscerà legalmente l'occupazione della Crimea. Non c'è nulla di cui parlare'. Questa affermazione è molto dannosa per i negoziati di pace con la Russia, dato che la Crimea è stata persa anni fa sotto gli auspici del presidente Barack Hussein Obama, e non è nemmeno un punto di discussione".

Trump ha aggiunto che "nessuno chiede a Zelensky di riconoscere la Crimea come territorio russo, ma se la vuole, perché non hanno combattuto per ottenerla undici anni fa, quando è stata consegnata alla Russia senza sparare un colpo?": "Sono dichiarazioni incendiarie come quelle di Zelensky che rendono così difficile risolvere questa guerra. Non ha nulla di cui vantarsi! La situazione per l'Ucraina è disastrosa: può ottenere la pace o può combattere per altri tre anni prima di perdere l'intero Paese. Non ho nulla a che fare con la Russia, ma ho molto a che fare con la volontà di salvare, in media, cinquemila soldati russi e ucraini a settimana, che muoiono senza motivo". Il tycoon ha concluso: "La dichiarazione rilasciata oggi da Zelenskyy non farà altro che prolungare il 'campo di sterminio', e nessuno lo vuole! Siamo molto vicini a un accordo ma l'uomo 'senza carte da giocare' dovrebbe ora, finalmente, FARLO. Non vedo l'ora di poter aiutare l'Ucraina e la Russia a uscire da questo caos totale e totale, che non sarebbe mai iniziato se fossi stato Presidente!".

Tornando alla proposta, secondo molti le parole di JD Vance certificherebbero l’aut aut. Il vicepresidente americano ha spiegato che la bozza è stata presentata "sia ai russi che agli ucraini, e ora tocca a loro dire sì o gli Stati Uniti lasceranno questo processo": "Ci siamo impegnati in una straordinaria quantità di diplomazia, di lavoro sul campo, abbiamo davvero cercato di capire le cose sia dal punto di vista degli ucraini che dei russi. E credo che abbiamo messo insieme una proposta molto equa. È giunto il momento di compiere, se non l'ultimo passo, uno dei passi finali, cioè, a livello generale, la parte che dice che fermeremo le uccisioni, congeleremo le linee territoriali ad un livello vicino a quello attuale. Naturalmente questo significa che sia gli ucraini che i russi dovranno cedere parte del territorio che possiedono attualmente".

Da Mosca è arrivata la conferma che presto si terrà un nuovo round di negoziati tra Russia e Usa. Secondo il Cremlino, è stata la spaccatura fra gli alleati dell'Ucraina a causare il rinvio della riunione di Londra. Così il portavoce Dmitry Peskov: "Non sono stati in grado di allineare le loro posizioni su alcuni temi. È per questo che la riunione è saltata".

Per quanto concerne le trattative per la pace, secondo il Guardian Mosca avrebbe dichiarato a Washington di essere disposta a rinunciare alle sue rivendicazioni su parti dell'Ucraina che non occupa. Il prezzo da pagare è il riconoscimento dell’annessione della Crimea, inaccettabile per Kiev.

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