Produrre una bomba atomica nel giro di pochi mesi per difendersi dalla Russia nel caso in cui Donald Trump dovesse smettere di sostenere militarmente Kiev. È questa l'indiscrezione filtrata nelle ultime ore, secondo cui il Paese guidato da Volodymyr Zelensky sarebbe in grado, sfruttando il plutonio, di realizzare in breve tempo un ordigno rudimentale con una tecnologia simile alla bomba "Fat Man" sganciata su Nagasaki nel 1945. La notizia, diffusa dal quotidiano britannico The Times, è stata smentita dal portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Heorhii Tykhyi: "L'Ucraina è impegnata a rispettare il TNP (Trattato di non proliferazione delle armi nucleari); non possediamo, sviluppiamo o intendiamo acquisire armi nucleari". Eppure c'è chi sostiene che Kiev possa prendere in considerazione l'extrema ratio di costruirsi veramente un'atomica.
L'atomica di Kiev
Il Times ha citato un documento preparato per il ministero della Difesa ucraino. Nel paper sarebbero contenute le seguenti affermazioni: "Creare una semplice bomba atomica, come fecero gli Stati Uniti nell'ambito del Progetto Manhattan, non sarebbe un compito difficile 80 anni dopo". Il piano prenderebbe forma qualora Trump decidesse di chiudere l'ombrello militare su Kiev, lasciando il Paese dell'Est Europa in balia delle possibili ritorsioni russe. A quel punto, insistono le fonti britanniche, il governo ucraino si attiverebbe per costruirsi un'atomica fatta in casa.
Non avendo tempo per costruire e gestire i grandi impianti necessari per arricchire l'uranio, l'Ucraina farebbe affidamento sul plutonio estratto dalle barre di combustibile esaurito prelevate dai suoi reattori nucleari. Ricordiamo che Kiev controlla ancora nove reattori operativi, e che ha una notevole competenza nel settore nonostante abbia rinunciato al terzo arsenale nucleare più grande del mondo nel 1996. "Il peso del plutonio del reattore disponibile per l'Ucraina può essere stimato in sette tonnellate. Un significativo arsenale di armi nucleari richiederebbe molto meno materiale. La quantità di materiale è sufficiente per centinaia di testate con una resa tattica di diversi kilotoni", si leggerebbe ancora nel documento ucraino riservato.
L'indiscrezione e la smentita
Una bomba del genere avrebbe circa un decimo della potenza di Fat Man ma sarebbe comunque più o meno sufficiente per proteggersi dal Cremlino. "Basterebbe a distruggere un'intera base aerea russa o installazioni militari, industriali o logistiche concentrate. L'esatta resa nucleare sarebbe imprevedibile perché utilizzerebbe diversi isotopi di plutonio", ha affermato l'autore del rapporto, Oleksii Yizhak, capo del dipartimento presso l'Istituto nazionale per gli studi strategici dell'Ucraina.
Il plutonio dovrebbe essere fatto implose usando "un complicato progetto di esplosione convenzionale, che deve avvenire con un'alta velocità dell'onda di detonazione simultaneamente attorno all'intera superficie della sfera di plutonio", si legge ancora nel rapporto. La tecnologia sarebbe impegnativa ma rientrebbe nelle competenze dell'Ucraina.
Secca, tuttavia, la smentita ufficiale del governo ucraino.
"L'Ucraina collabora strettamente con l'AIEA (Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica) ed è totalmente trasparente nel suo monitoraggio, il che esclude l'uso di materiali nucleari per scopi militari", ha dichiarato Tykhyi. Impossibile sapere se questa indiscrezione lanciata a mezzo stampa sia un messaggio diretto verso qualcuno oppure se racchiuda veramente un ipotetico piano B di Kiev.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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