Arianna Cioffi
Anguria sulla spiaggia, carne per il pic nic, gelato per una merenda fresca anche in città. Con larrivo dellestate e del caldo non è sempre facile conservare correttamente gli alimenti, da consumare in casa o fuori, e si corre così il rischio di contrarre infezioni o di rimanere intossicati a causa di batteri o tossine che si annidano e producono allinterno dei cibi.
Per questo il ministero della Sanità ha istituito un gruppo di lavoro col compito di stilare un decalogo di regole che tutti i cittadini dovrebbero rispettare per evitare spiacevoli incidenti durante le vacanze.
Ricordando nellintroduzione che le «tossinfezioni alimentari compaiono» in questo periodo «a seguito di consumo di alimenti in casa o ivi preparati e successivamente trasportati per essere consumati allaperto», il vademecum indica le dieci regole da seguire dal momento dellacquisto a quello del consumo, passando per il trasporto e la preparazione dei cibi.
Si parte dallacquisto, durante il quale è importante verificare laspetto del prodotto: colore e odore non devono essere alterati; le confezioni devono essere integre, non arrugginite né deformate e, nel caso di prodotti surgelati, rigide e senza brina al tatto che testimonia un precedente scongelamento. Ancora, per i prodotti freschi è utile verificare che i frigoriferi in cui sono surgelati non superino la temperatura di -18 gradi. Altra regola fondamentale, che sarebbe bene seguire sempre, è la verifica delletichetta distinguendo le diverse diciture: «da consumarsi entro il...» indica la data dopo la quale non sono più possibili la commercializzazione né il consumo del prodotto, mentre «da consumarsi preferibilmente entro il...» indica il periodo ottimale per il consumo del prodotto.
Nel trasporto degli alimenti (refrigerati, congelati o surgelati), poi, è necessario utilizzare contenitori che favoriscano il mantenimento della temperatura e ridurre al minimo il tempo in cui essi rimangono fuori dal frigorifero.
Tornati a casa o al momento della sistemazione dei cibi nelle borse frigo, è bene evitare il contatto tra alimenti cotti e crudi per evitare «contaminazioni crociate».
Quando si decide di consumare un prodotto congelato bisogna limitarsi a scongelarne (o più correttamente «decongelarne») solo il quantitativo necessario, non lasciando lalimento allaria ma dentro il frigorifero e non ricongelandolo mai.
Nella preparazione dei cibi è importante dare la massima attenzione alligiene, pulendo con cura le superfici (soprattutto nel passaggio da un alimento allaltro) e lavando spesso le mani, in particolare dopo aver toccato cibi crudi. Carne, hamburger, frutti di mare vanno cotti con cura così che «la temperatura permetta di distruggere i microrganismi eventualmente presenti». Al termine della cottura, se lalimento non deve essere consumato immediatamente va raffreddato il più presto possibile e conservato in frigorifero. Allo stesso modo vanno conservati i cibi avanzati e sarebbe bene non riscaldarli più volte.
«Gli alimenti possono essere contaminati allorigine - osserva Cesare Cursi, presidente del tavolo di lavoro e del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare - e le aziende hanno la responsabilità di autocontrollarsi ma nella fase post vendita, nel trasporto, conservazione e preparazione, sono i cittadini a dover rispettare queste poche, semplici regole».
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