Dalle cuffie "smart" agli speaker con IA. Il futuro del suono è già realtà

"AIwashing" e "design italiano": JBL svela la sua nuova strategia per l'audio del futuro, tra innovazione, velocità e attenzione al consumatore

Dalle cuffie "smart" agli speaker con IA. Il futuro del suono è già realtà

Intelligenza artificiale: ma quale? Perché una cosa è sentirla raccontare ad ogni appuntamento tecnologico, un’alta è capire davvero come gli algoritmi possano migliorare la fruizione di prodotti ed essere al servizio del consumatore. La risposta insomma arriva dalla presentazione avvenuta a Londra della nuova gamma audio targata Jbl, celebre azienda specializzata nella produzione di altoparlanti e diffusori acustici che prende il nome dal suo fondatore (James Bullough Lansing) ed è di proprietà dell’americana HARMAN. Dispositivi per tutti i gusti d’ascolto (ne parleremo più sotto) e che, appunto, mostra come l’innovazione possa tendere a migliorare la tecnologia, soprattutto quando ci sono da superare ostacoli che sembrano insormontabili.

L’IA e l’ingegneria del suono

“In un’azienda come la nostra il lavoro di ricerca e sviluppo non è mai finito”, spiega Sharon Peng, Senior Vice President, Global Engineering, Consumer Audio of HARMAN. In sintesi: i prodotti sono sempre più complicati e sofisticati, l’intelligenza artificiale permette di arrivare là dove la meccanica non può fare più di tanto: “Immaginate uno dei nostri dispositivi: il nostro compito è migliorare elettronica, meccanica, software, sistema ingegneristico e acustico. Tutto questo deve lavorare insieme e ognuna di queste funzioni rappresentano una sfida”.

Per questo negli ultimi 10 anni, dice la capo ingegnere dell’azienda, è cambiata la proporzione: “Una volta al 90% si interveniva sull’hardware e al 10% sul software. Ora tutto è ribaltato: dobbiamo mettere insieme codici che lavorano col dispositivo, un approccio più matematico per risolvere problemi fisici e rendere migliore l’audio: un tempo si sarebbe detto che gli speaker non erano intelligenti, oggi invece possiamo utilizzare l’intelligenza artificiale per riadattare e lo spazio fisico per rendere il suono ancora migliore. L’obbiettivo, per esempio, è la parte vocale, ma i trasduttori muovono l’aria se sono di una certa dimensione, e se la cambi non funzionano allo stesso modo. Per cui questo limite fisico si può superare intervenendo sulla cancellazione del rumore: il pianto di un bambino, il rumore di un treno che passa, tutto quello che può essere cancellato per dare chiarezza a ciò che serve essere ascoltato. E poi ci sono altre sfide: lavorare sulle frequenze, inserire materiali sostenibili, il design. Insomma: così l’IA ci aiuta anche per le prossime generazioni di prodotto e noi non ci annoiamo mai”.

Il design intelligente

L’IA, insomma, può essere portatrice sana di soluzioni anche in campi dove può essere meno visibile il risultato. E questo non intacca la sua utilità, anzi la rafforza: “Intelligenza artificiale sembra sia diventata una parola d’ordine per qualsiasi cosa – dice Carsten Olesen, President of Consumer Audio dell'azienda -, ma si sta passando dal Greenwashing all’AIwashing. Non basta dire “ce l’abbiamo anche noi”, bisogna dimostrare che la si usa nel modo più utile per il consumatore. Nella mia posizione chiunque direbbe che i nostri prodotti sono i migliori, io però posso affermare di essere sono orgoglioso perché ogni dispositivo che abbiamo introdotto ha un miglioramento incredibile. C’è molto della filosofia JBL in questo”.

E allora, dunque, audio sempre più cristallino (come recitano sempre i comunicati stampa, ma in questo caso hanno ragione), grazie a una ricerca continua guidata da soluzioni sempre più smart: “Abbiamo un numero record di brevetti in un mercato che richiede almeno 3 o 4 competitor per crescere e in cui la sfida è continua. Ci sono tre cose importanti: velocità, esecuzione e innovazione. La nostra organizzazione nasce con la velocità in testa, prendiamo decisioni rapide senza aspettare approvazioni dall’altro. E poi si deve essere resilienti in questo momento in cui lo scenario cambia ogni giorno: molte aziende si sono focalizzate sul risparmio dei costi investendo miliardi di dollari in stabilimenti in Messico, cosa faranno adesso? Noi ci siamo concentrati cosa vogliono i clienti, puntando su prezzo accessibile, alta performance e design”.

Il design, appunto, uno dei particolari di cui non si può fare a meno, “e il nostro responsabile dell’agenzia è proprio un italiano: una volta c’erano vinili, cassette e speaker neri con al massimo del materiale pregiato tipo la radica. Ora, nell’era dello streaming, si deve pensare a colori e alla moda”. E poi, appunto IA: “In questi mesi vedremo tantissimi prodotti guidati da funzionalità smart, ma ho una notizia da darvi: nella seconda parte di quest’anno faremo uscire un tipo di dispositivo audio mai visto.

Le novità di prodotto

Ecco, intanto, la linea di prodotto che Jbl ha lanciato con uno show che ha esaltato i nuovi livelli audio:

JBL Flip 7 e Charge 6

Nuovi speaker Bluetooth portatili che offrono un suono più potente e innovativo grazie alla tecnologia AI Sound Boost, che sistema analizza la musica in tempo reale e ottimizza il driver dell’altoparlante senza distorsioni. Il Flip 7 è dotato di un cinturino e un moschettone intercambiabili, è impermeabile e resistente alla polvere IP68, ha una durata della batteria fino a 16 ore: disponibile in nero, blu, bianco, rosso, motivo mimetico, rosa e viola dal 1° aprile costa 149,99 euro. Il Charge 6, invece, offre un woofer migliorato per bassi più profondi e una batteria di 28 ore: arriva negli stessi coliri a 199,99 euro. Entrambi i modelli supportano la connettività multi-speaker tramite Auracast.

PartyBox 520 e Encore 2

Il primo è il più potente speaker a batteria della serie, con un design resistente agli schizzi IPX4, un robusto manico telescopico e ruote larghe e robuste. Offre fino a 15 ore di autonomia, ha batterie sostituibili e la funzionalità di ricarica rapida: costa 799,99 euro e sarà disponibile da giugno. Il PartyBox Encore 2, invece, è un modello più compatto ma altrettanto potente, con microfono wireless integrato e giochi di luci dinamici. Promette un’autonomia di 15 ore e una ricarica rapida che garantisce altri 80 minuti di riproduzione. Il prezzo è di 349,99 euro, in vendita da aprile.

Tour ONE M3

Sono state presentate al CES 2025: sono cuffie over-ear che combinano tecnologie audio avanzate e connettività senza interruzioni grazie al nuovo trasmettitore audio wireless JBL SMART Tx con touch screen, che collega il prodotto con qualsiasi sorgente audio USB-C o analogica, come sistemi di intrattenimento in volo, PC, tablet o televisione.

Combinando l’audio lossless, Bluetooth Hi-Res e l'avanzata cancellazione del rumore True Adaptive Noise Cancelling 2.0. Due i modelli, disponibili dal 15 aprile: le cuffie con SMART Tx costano 399,99 euro, quelle senza 349,99.

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