Il segreto dell'Hdmi: ecco i progetti del futuro

Un cavo che fa parte della nostra vita. E che ci riserverà ancora grandi sorprese

Il segreto dell'Hdmi: ecco i progetti del futuro
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Che si dica «accadiemmei» oppure «eicdiemai» (motivo di continuo dibattito tecnologico), il cavo Hdmi ormai fa parte della nostra vita. Che si usi per i computer o per televisori, decoder, console e soundbar, sono una componente essenziale della nostra esperienza multimediale, che ora si rinnoverà con l’arrivo dello standard Hdmi 2.2, presentato ufficialmente in questi giorni al CES 2025 di Las Vegas. Ma cosa cambia?

Il punto di svolta principale di Hdmi 2.2 è l’incremento della larghezza di banda, che raddoppia rispetto alla versione precedente, passando da 48 Gbit/s a 96 Gbit/s. Un aumento è reso possibile da una nuova generazione della tecnologia di trasmissione Fixed Rate Link, introdotta inizialmente con Hdmi 2.1 e ora ulteriormente ottimizzata. Questo significa che si potrà ora trasmettere video con una risoluzione massima di 12K, pari a 12.880x6.480 pixel, a 60 Hz e con una profondità colore di 12 bit. Insomma: particolari tecnici che si traducono in oltre 4.000 sfumature possibili per ogni colore primario in ogni pixel. Per un traguardo che apre le porte a nuove applicazioni, come la realtà aumentata, virtuale e mista, nonché ai display di nuova generazione, tra cui i light field e gli schermi commerciali di grandi dimensioni. In ambito domestico, la nuova tecnologia spiana la strada a televisori con risoluzioni superiori all’8K, risoluzione di cui si parla ormai da troppo tempo senza che abbia avuto un’effettiva implementazione. Ma chissà: l’introduzione di risoluzioni 12K potrebbe rappresentare una sfida che risvegli un settore, quelle delle Tv, che segna un po’ il passo. Ssoprattutto per un utilizzo che porta la visione cinematografica e quella dei videogame a una definizione mai vista prima, praticamente reale.

Altra novità significativa di Hdmi 2.2 è l’introduzione del Latency Indication Protocol, una funzione progettata per eliminare i problemi di sincronizzazione audio-video. Quando si collega una catena di dispositivi come televisori, soundbar e amplificatori, il LIP garantisce una sincronizzazione perfetta tra audio e video, indipendentemente dalla complessità della configurazione, migliorando notevolmente la fluidità della comunicazione tra i dispositivi collegati tramite eARC (ovvero Enhanced Audio Return Channel). Tuttavia, per sfruttare appieno questa funzione, tutti i dispositivi nella catena devono essere compatibili con lo standard Hdmi 2.2, il che potrebbe richiedere un aggiornamento graduale dell’attrezzatura esistente. Visto che il cambio di porta di ingresso ha come effetto secondario l’introduzione anche di un nuovo standard per i cavi, denominato HDMI Ultra 96, progettati appunto per supportare la piena larghezza di banda di 96 Gbit/s e che saranno pronti per la seconda metà del 2025. E se qualcuno però avesse qualche dubbio riguardo all’aspetto ambientale e alla crescita dei rifiuti elettronici, la soluzione c’è già: è prevista la retrocompatibilità, e dunque insomma con il semplice Hdmi, che potrà continuare a funzionare seppure senza raggiungere i livelli del suo successore.

Infine, tornando a tecnologie come la realtà virtuale e aumentata, il futuro potrebbe veder arrivare presto i display a realtà mista e i dispositivi light field, prodotti impiegati in settori professionali come quello medico, pubblicitario e automobilistico che vedranno un notevole vantaggio, grazie alla

possibilità di utilizzare schermi ad altissima risoluzione e frame rate elevati per applicazioni specialistiche. E dunque, in pratica, tutto è pronto per la prossima rivoluzione video. In qualunque modo si pronunci.

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