Kabul - I resti dei due militari italiani uccisi in Afghanistan dallo scoppio di un ordigno saranno trasferiti domattina in Italia da Herat. I corpi di Mauro Gigli e Pierdavide De Cillis non passeranno quindi per Kabul. A poche ore dalla tragedia che ha colpito il contingente italiano, gli uomini della Brigata alpina Taurinense sono ancora sotto shock, mentre il generale Claudio Berto e gli ufficiali a lui vicini studiano quanto è successo per capire se vi siano stati errori di procedura.
Il funerale Le esequie dei due militari dovrebbero essere celebrate domani pomeriggio nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, in piazza della Repubblica a Roma.
La Russa: Gigli ha salvato altre vite "Il primo maresciallo Mauro Gigli, artificiere veterano delle missioni all’estero e morto ieri in Afghanistan, ha salvato la vita agli altri militari italiani che erano in missione con lui prima di saltare in aria su un ordigno improvvisato". Lo ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa nel corso dell’informativa del governo sull’attentato ad Herat. Il maresciallo Gigli, ha spiegato il ministro, "quando ha capito che c’era un secondo ordigno, ha alzato le braccia e, a sprezzo della propria vita, ha fatto allontare tutti. È stato il maresciallo, facendo scudo con il proprio corpo, ad evitare conseguenze peggiori per il capitano Luciani".
Confermato impegno in Afghanistan Quello in Afghanistan è "un impegno che il governo conferma pienamente nella consapevolezza della sua valenza per la stabilizzazione" del paese: lo ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa in un’informativa al Senato sull’attentato di ieri a Herat, in cui hanno perso la vita due militari italiani. "Ce lo chiede la nostra coscienza di italiani", ha affermato il titolare di Palazzo Baracchini. "Resta fermo l’obiettivo di operare affinchè la missione di controllo del territorio possa passare, a partire dal 2013, sotto la responsabilità delle forze afghane in modo da disimpegnare i nostri militari", ha aggiunto il ministro della Difesa.
Operativi 17 blindati Freccia In Afghanistan sono già arrivati i primi 17 veicoli blindati "Frecciàa"- mezzi più potenti e sicuri dei "Lince" - e il loro impiego effettivo "è previsto a partire dal mese di agosto". Lo ha fatto sapere La Russa sottolineando la "costante azione" della Difesa nell’aggiornare gli equipaggiamenti a disposizione dei militari per "contribuire al meglio alla sicurezza del contingente".
Senato, cerimonia senza rinfresco Il presidente del Senato ha deciso, in segno di lutto, la cancellazione del
rinfresco previsto in occasione della cerimonia del ventaglio, confermata per le 13 di oggi. Rimane quindi il tradizionale appuntamento per la consegna del ventaglio da parte dell’Associazione stampa parlamentare al presidente.
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