Ho visto Maradona riempire lo stadio con solo due palleggi

La fine del mondo comincia da qui sull'aria di un tango argentino, per un grande campione di calcio. Aveva ragione Orwell, anche se nel suo «1984» non era riuscito a prevedere l'effetto Maradona, mistero, fonte di gioia, una felicità per un popolo che sembra averne tanto bisogno: in cinquantamila si sono seduti sotto il sole mostrando orgogliosi i propri striscioni.

«Buonasera napoletani, sono felice di essere con voi», a questo punto ha fatto due palleggi poi ha buttato via il pallone naturalmente provocando un altro boato, e le parole che poi doveva dire, cioè «lotterò con tutto il cuore per quello che mi avete dato oggi e per quello che mi darete in futuro» non sono arrivate alla tribuna, l'ultima cosa che si è sentita bene è stato un «Forza Napoli» detto da Diego Armando Maradona, figlio del barrio Fiorito, uno dei più poveri di Buenos Aires che qui sembra avere ritrovato le sue origini e che forse ritroverà lo spirito e la fantasia per tornare a essere uno dei più grandi calciatori del mondo.
Oscar Eleni - 6 luglio 1984

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