A Hollywood s’invecchia presto e male

A vent’anni erano le donne e gli uomini più belli e desiderati del mondo. Arrivati agli "anta" sono devastati. Le cause? Droghe, alcol, chirurgia estetica, nevrosi. Ecco come le luci del cinema dopo un po’ spengono il fascino

A Hollywood s’invecchia presto e male

New YorkLe manette ai polsi, la divisa arancione, i capelli sporchi e gli occhi gonfi, Lindsay Lohan non sembra proprio più una star. C’è chi dice che i 90 giorni che dovrebbe trascorrere rinchiusa in una cella d’isolamento del carcere Linwood Correctional Facility, California, le faranno smettere di bere e drogarsi. C’è invece chi dice che la sentenza verrà ridotta a soli 14 giorni, poiché il carcere è strapieno di assassine, e che una volta uscita di prigione, la Lohan tornerà a drogarsi come prima. Comunque sia, le sue disavventure sembrano essere l’ultimo poster per una vita da star che spesso diventa tossica. Perché a Hollywood s’invecchia prima e male.
Nella città del cinema californiana troppi divi e dive, bellissimi sui vent’anni, lanciati dallo star system verso una carriera strepitosa grazie al fisico da mannequin o ai muscoli e gli zigomi di uomo affascinante, si sfasciano nel giro di pochi anni. «La vecchiaia è la vendetta dei brutti» dice un proverbio, ma a Hollywood si comincia a imbruttire molto prima della terza età.
Alcolizzate, drogate, vittime di chirurghi plastici con il bisturi facile, affascinate dai miracoli del Botulino, anche le star più belle, prima dei quarant’anni, appaiono in pubblico rovinate, ingrassate, col viso sfasciato dalle plastiche. Strano che, nel paradiso dello yoga, dei massaggi, della vecchia aerobica, delle diete vegetariane, dei consulenti della bellezza, delle spa per miliardari, anche i grandi divi si lascino invece andare. Per diventare quasi delle caricature di quello che erano, all’apice del loro sex appeal. Sono in pochi a salvarsi: c’è Richard Gere, ancora affascinante, c’è Demi Moore, che combatte gli anni per non perdere il suo giovanissimo marito.
Ma in genere tra le donne, a dimostrare che a Hollywood invecchi presto e male, la lista è lunghissima e malinconica. Come non ricordarci di quanto fosse bella Meg Ryan, che a 48 anni appare invece come il poster della chirurgia plastica? E che dire di Nicole Kidman? A 43 anni ribadisce di voler invecchiare «in modo naturale» ma il suo bellissimo volto di australiana, adesso che è diventata madre, si sta gonfiando a causa di continue iniezioni di Botulino. Segue il suo esempio la protagonista della pellicola Jerry Maguire, Renée Zellweger: nel 1996 aveva il viso acqua e sapone della perfetta American girl, ma oggi, a 41 anni, ha un viso scolpito dal bisturi di un mago della chirurgia. Forse lo stesso che ha trasformato Melanie Griffith in una caricatura della vamp bionda che a 17 anni già girava scene di nudo e che aveva fatto una strepitosa carriera, negli anni Settanta, grazie prima a film di serie B come Smile, The drowning pool e Night movies e poi al famosissimo Working girl. Purtroppo anni di droghe pesanti, e continui recoveri in cliniche private per cercare di disintossicarsi, l’hanno ridotta, a 50 anni, a una maschera di plastiche e rughe.
Una dieta sbagliata e una sfrenata passione per dolci e cibi fritti alla McDonald, hanno invece fatto esplodere altre star che solo fino a pochi anni fa erano anoressiche. La lista è lunga, da Kelly LeBrock, che negli anni Ottanta era la fotomodella della campagna pubblicitaria di Pantene («Non odiatemi perché sono bellissima») e che oggi si nasconde dietro ad abiti svolazzanti, a Kathleen Turner, che ai tempi di All’inseguimento della pietra verde, accanto a Harrison Ford, era considerata la diva più sexy del mondo, e che si è rovinata a furia di bere, per non parlare poi di Kirstie Alley, la splendida attrice televisiva, vincitrice di un Golden Globe per il suo ruolo nel telefilm Cheers, e oggi protagonista del reality show Fat Actress, nel quale cerca di sorridere della sua enorme mole. Tra una dieta e l’altra la Alley sembra una fisarmonica, ma poi la cucina l’incanta nuovamente e i chili tornano.
Anche tra i divi le droghe, l’alcol e il ritmo folle di Hollywood fanno invecchiare in fretta. Basta guardare le foto, e le follie, di Mel Gibson, così attraente nei suoi primi kolossal, da Mad Max (1979) ad Arma leale (1987) e oggi alcolizzato e razzista. E che dire di Nick Nolte, sbattuto vent’anni fa sulla copertina del settimanale People come «l’uomo più sexy del mondo»? Hollywood l’aveva scoperto mentre faceva il modello, ma dopo alcuni grandi successi, nel 2002, si era fatto ricoverare nella clinica Silver Hill, per disintossicarsi dopo che la polizia l’aveva arrestato, completamente ubriaco. Da quel giorno la sua carriera non si era mai ripresa, mentre invece è rinata quella di Mickey Rourke, grazie al film da oscar The Wrestler. Ma basta aver visto il film per capire quanto lo star system sia tossico.
Val Kilmer e Steven Segal insistono ancora a voler fare il sex symbol, ma le donne chiudono gli occhi e l’ultimo film d’azione di Segal, Born to Raise Hell mesi fa non ha avuto alcun successo al botteghino. Johnny Depp nasconde le sue notti brave dietro a barba, baffi e capelli lunghi. Alec Baldwin ha sempre bruciato il suo incredibile talento: grasso e con le gote cadenti, è l’ombra del bellissimo uomo che aveva sposato l’attrice Kim Basinger ed è conosciuto a Hollywood come «l’alcolizzato cattivo».
Persino Macaulay Culkin, l’adorabile ragazzino protagonista di Mamma, ho perso l’aereo, a 30 anni sembra dimostrarne il doppio, o quasi.

Dopo il matrimonio - a soli 17 anni con l’attrice Rachel Miner - la sua vita privata è stata coperta da un solido velo di privacy e in fondo, visti i miliardi guadagnati da bambino, non ha proprio più bisogno di sottomettersi ai dettami di Hollywood. Ma le sue occhiaie e una quasi esagerata magrezza forse rivelano che, anche per lui, cercare di rimanere sull’onda del successo, a Hollywood, ha un prezzo troppo caro.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica