I bookmaker non hanno più fiducia nel Barcellona

Scommettitori e bookmaker stanno perdendo la fiducia nel Barcellona, la cui conquista della Champions League veniva quotata 1,80 solo una settimana fa mentre adesso, dopo la sconfitta con il Chelsea e il tracollo nella Liga contro il Real Madrid viene data a 2,15. Non sono pochi decimali, come sembrerebbe a prima vista, ma probabilità pesanti: in pratica Guardiola è passato dal quasi 56% (100 diviso 1,80) al 46 di riconfermarsi campione d’Europa. Nelle scommesse la componente psicologica è fondamentale, perché nonostante la sconfitta nell’andata della sua semifinale la quota del Real Madrid come vincitore della Champions è rimasta stabile a 3,50 (29%, in termini di probabilità): come se all’Allianz Arena non ci fossero stati i gol di Ribery e Gomez. Arrivati al ritorno delle semifinali diventa comunque ancora più evidente la stranezza di chi a parità di rischio preferisce guadagnare di meno nel presente invece che aspettare qualche settimana e fare razzia. Per quale ragione una persona convinta del passaggio in finale del Chelsea questa sera dovrebbe mettere i suoi 100 euro sulla finale a 2,70 invece che sulla coppa in mano a 7,00? In caso di qualificazione del Barcellona i soldi sarebbero persi in ogni caso, mentre se Di Matteo facesse l’impresa ci sarebbe una dote clamorosa da gestire il 19 maggio. Con il Chelsea che partirebbe sfavorito ma con una avversaria non certo quotata sotto l’1,50, rendendo la copertura facilissima e di sicuro produttiva oltre lo ‘spread’ (non vi preoccupate, almeno in questo caso) dell’1,70. Per quanto riguarda la partita di domani, il ‘valore’ è nella squadra di Mourinho. Inutile giocare la qualificazione a 1,60, quando un passaggio in finale la metterebbe nella posizione o di strafavorita o, in caso di sfida con il Barcellona, di leggera sfavorita. Una quota sul 2,20 (con i catalani a 1,70), permetterebbe di guadagnare poco, mentre una da favorita sul Chelsea darebbe senz’altro più soddisfazioni. E quindi? Come nel tennis, guardare almeno un turno avanti può aiutare.

Ragionamenti che hanno senso quando si fanno scendere in campo grosse cifre e allora conta anche il decimale. Per pochi spiccioli tanto vale puntare sul brivido immediato: lo sanno tutti, ma soprattutto il banco.
Twitter: @StefanoOlivari

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