I genitori volevano abortire Padre Nike adotta il nascituro

I genitori volevano abortire Padre Nike adotta il nascituro

Nella statistica dei grandi numeri è un aborto in meno, nella sterminata cerchia del genere umano è soltanto un bambino in più, ma la creatura che nascerà nei prossimi mesi a Livorno sarà - come tutte - la più importante di tutte. Ancora deve venire al mondo e ha già una storia grandiosa alle spalle. Suo padre e sua madre hanno già tre figli, ma un solo salario in casa. La famiglia vive nel quartiere popolare della Rosa, il più rosso nella città più rossa d'Italia. Quando i genitori hanno saputo della sua esistenza, di questa sua cocciuta volontà d'allargare la famiglia, hanno un po' barcollato: pura angoscia la sola idea di un coperto in più a tavola. Inevitabile, per quanto dolorosa, la decisione: accesso negato, intervento prenotato in clinica per impedire l'arrivo.
E a questo punto che la piccola ipotesi di vita incontra il primo amico su questo strano pianeta, dove assolutamente vuole atterrare. È un prete giovane e appassionato, un prete non precisamente convenzionale. Originario di Chieti, laureato in psicologia, è un grande devoto del Padre che sta nei cieli, ma un po' anche del rap, tanto da essere noto in giro come il prete «ballerino». Ufficialmente è don Maurizio De Sanctis, ma tra i giovani e in giro per Facebook è semplicemente padre Nike.
Quando i due genitori gli confessano il grave problema e la decisione presa, questo prete innamorato della vita non si limita a compatire, tanto meno a giudicare e a condannare. Non è questo che gli ha insegnato il suo Dio, non è così che funziona la sua vocazione. Padre Nike si mette dalla loro parte e ci parla per ore, fino a quando non s'inventa una soluzione. È una soluzione semplice e concreta, è la soluzione che fa cambiare idea ai due genitori disperati e che finalmente libera la strada alla nuova creatura in lista d'attesa. «Mi sono giocato l'ultima carta e ho detto loro che li avremmo aiutati. La nostra parrocchia ha già un mutuo da 200mila euro da pagare, ma ha un cuore più grande: questo bambino lo manterremo noi. Compreremo tutto quello di cui ha bisogno, latte, pannolini, carrozzina. Abbiamo fatto di questo Natale il nostro Natale, salvando una vita. Per noi è come accogliere Gesù…».
Lo nutriranno, lo vestiranno, soprattutto lo ameranno. Questo bambino ormai è così atteso, così popolare e così adorato, che già ha un mestiere in mano: sarà la mascotte del quartiere. Di Livorno. Della Toscana. Di tutta Italia. L'idea che genitori in difficoltà non debbano restare soli davanti a una nuova gravidanza, che la società debba farsi trovare pronta al loro fianco, questa idea nobile di padre Nike sarebbe anche il fondamento essenziale della nostra civiltà. Sarebbe persino alla base di una combattutissima legge sull'aborto, che dopo tanti anni di crociate religiose e di battaglie laiche poserebbe i suoi pilastri sull'idea della libera scelta, ma soltanto dopo aver provato qualsiasi alternativa e dopo aver fornito qualsiasi assistenza alla madre in difficoltà. In teoria sappiamo tutti a menadito che cosa fare per difendere la vita, ma la realtà è un po' diversa dalla teoria. Ovunque, tutti i giorni.
Il prete ballerino ha applicato la sua soluzione, seguendo semplicemente il richiamo della sua fede: nell'uomo, prima ancora che in Dio.

Diranno pure che ha esagerato, che è andato a invadere la sfera impenetrabile delle decisioni più personali. Diranno molte cose, ma lui non ha esitato. Un giorno, questo bambino diventato uomo busserà alla sua porta: sarà forse per ringraziarlo, sarà forse per maledirlo, ma la cosa veramente grandiosa è che comunque sarà.

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