«Ettore Viola Ritratti quotidiani» sintitola la mostra ospitata nello spazio arte dellAuditorium fino al 29 aprile. Un centinaio di ritratti, dai disegni preparatori alla loro realizzazione grafica, alle pagine dei giornali e dei libri realizzati, che rivelano il processo creativo dellautore. «Un raffinato giornalista figurativo» che racconta storie con i tratti eleganti della matita e della china, passato dalla gavetta ne La città di Firenze, al lavoro presso editori per linfanzia, al Globo di Michele Tito, allAvanti, a Repubblica, lambiente stimolante in cui impara il mestiere, quindi al Messaggero e alla Stampa.
È una carrellata di personaggi di ieri e di oggi, da Proust (la prima mostra, prefazione Giovanni Macchia, interessò Colette Rosselli e Montanelli che lo voleva al Giornale), a Mozart, Lorca, Bobbio, Verdi, Tolkien, Pivano, Gertrude Stein. E in cornici raffinate. È degli anni Trenta quella di Cartesio, decorata con manichini e cavalli quella di De Chirico, cinese dellOttocento per Deng. Personaggi che raccontano una parte della storia delloccidente e lidentikit del loro autore.
Interessi e passioni del disegnatore (che «deve mettersi sempre dietro, non davanti»), che s'incontrano con quelli dei protagonisti passati al setaccio del suo occhio indagatore. Non caricature, ma autentici ritratti. Il più bello quello del figlio Simone a tre anni, visto lateralmente di spalle, lex libris realizzato da Viola per il suocero Eugenio Scalfari, in puro stile secessione come la cornice sagomata che lo contiene.
Alcuni ritratti, forse i primi o di personaggi meno congeniali allautore, mostrano qualche concessione allenfatizzazione, ma col procedere degli anni e laffinarsi dello stile, il ritratto diventa sempre più essenziale e vicino allintimo sentire del personaggio. Ecco Bertolucci che distilla poesia attraverso gli occhi sottili come fessure, ecco Virginia Wolf immersa nel suo mondo di segni, ecco leccezionale sodalizio ospitato nella libreria parigina «Shakespeare & Company» che vede protagonisti Joyce, Quinn, Madox Ford e Pound in «silenziosa conversazione».
Auditorium Arte, viale P. de Coubertin 30, tel. 06-80241281. Orario: 17-21 sab. dom. e festivi. Fino al 29 aprile.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.