Il 5 dicembre 2011 non è solo la data della Finanziaria Monti, ma un punto di non ritorno rispetto al modus operandi nellamministrazione pubblica fino a ieri. Di fronte ad una finanziaria lacrime e sangue (...per il ceto medio) non si può continuare a vivere limpegno amministrativo senza porsi il problema di essere allaltezza della situazione e degni dei nostri concittadini. Questo comporta certamente unautoriduzione degli emolumenti (a cominciare da quelli da «nababbi» riconosciuti in consiglio regionale) ma soprattutto un cambio di mentalità.
In questo senso bisogna rivedere il sistema delle contribuzioni che da parte dei Municipi e del Comune si riconoscono per manifestazioni ad associazioni varie. Rivedere vuole dire favorire le attività che si occupano del disagio e impostare una voce per laiuto alle famiglie in difficoltà. Dare un contributo di 2/4 mila euro per una manifestazione di qualche associazione mentre ci sono dei cittadini che non riescono a pagare le bollette è quantomeno paradossale. Bisogna resettare tutto e ripartire consci che il problema sociale è ai limiti di sopportazione.
In questottica è basilare rivedere il sistema delle competenze fra Municipi e Comune fissando definitivamente le deleghe che vanno ai Municipi, diminuendo gli emolumenti per presidente ed assessori municipali, studiando i rapporti di competenze fra Province Comune e Municipi. Tutto questo logicamente presuppone una rinnovata credibilità della classe politica. A questo proposito ci chiediamo come possa essere credibile una giunta municipale che, come nel caso del Centro Est, convoca il suo consiglio municipale in pieno orario lavorativo (con conseguente costo per permessi lavorativi...) e non alle 18 come si fa abitualmente.
*Capogruppo Liguria Moderata Municipio 1 Centro Est
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