«Mancano esattamente 3 ore e 43 minuti». A far sorridere la platea con il conto alla rovescia è un disinvolto Paolo Gentiloni che sul palco della Scala partecipa alla celebrazione dei 25 anni di BonelliErede. E così apre quello che di fatto sarà il suo ultimo discorso da commissario europeo. Un discorso profondo e pacato, come si conviene a chi si sta accomodando su uno scranno da riserva della Repubblica, ma con vista sul Quirinale. «Non c'è ragione di essere pessimisti - assicura - L'Europa ha dimostrato di saper superare le crisi e di essere un baluardo di libertà». In platea i soci di uno studio nato con 97 professionisti. «Un anniversario - scrive Sergio Erede (nella foto) nel volumetto edito per l'appuntamento - induce innanzitutto a guardare indietro per ricordare gli eventi che stiamo rievocando». Un quarto di secolo nel quale «abbiamo affiancato i nostri clienti e le principali istituzioni finanziarie, italiane e internazionali, contribuendo a scrivere sul piano giuridico alcune pagine della storia economica del Paese». Di una «crescita esponenziale che non ha intaccato i nostri principi: rigore intellettuale e valori etici» parla dal palco il presidente di BonelliErede Massimiliano Danusso.
Mentre la managing partner Eliana Catalano sottolinea il crescente contributo femminile e dei giovani allo sviluppo della struttura. Poi spazio alla musica con la Filarmonica della Scala diretta da un magistrale Michele Gamba, il soprano Aida Garifullina e il tenore Luciano Ganci.
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