Il primo gioiello firmato Recarlo è del 1967, un anello da uomo con il classico solitario incastonato nell'oro giallo. Da allora la famiglia Re (oltre al fondatore Carlo Re ci sono i figli Paolo e Giorgio entrambi ad) si dedica a rendere felici le donne con gioielli in brillanti che sono notoriamente i migliori amici delle ragazze. «Siamo molto conosciuti per i nostri diamanti, utilizziamo solo quelli naturali con il celebre ideal cut, ovvero il taglio ideale per la rifrazione della luce» spiega Paolo responsabile marketing e finanza, mentre il fratello Giorgio si occupa di creatività e produzione. «Usiamo anche pietre da collezione» aggiunge specificando che un diamante certificato D color è assolutamente bianco, ovvero ha il più alto grado di colore possibile. Per queste schegge di eternità il valore è dato dalle 4 C di Cut (taglio) Clarity (purezza) Color (Colore) e Carat (Carato) ma in oltre 50 anni di attività il marchio Recarlo si è creato una solida fama nel taglio a cuore che è tra i più difficili da realizzare ma anche quello più carico di significati simbolici. «L'abbiamo lanciato con la collezione Anniversary Love racconta ma prima ci siamo cimentati con un pezzo unico creato per una cliente che aveva ereditato dalla madre dei gioielli tanto importanti quanto importabili, con forme antiquate che non valorizzavano le pietre. Ci ha chiesto di rifarglieli e quando ha visto l'anello con il brillante a cuore incastonato nell'oro bianco e con due brillanti dal taglio Taper (cioè quadrato, ndr) ai lati era entusiasta: pare che lo porti sempre nonostante sia una pietra da 4 carati». Recarlo produce circa 45 mila pezzi all'anno a Valenza, vigneto Doc dell'arte orafa italiana, in un'azienda che ha al centro una cupola di vetro che evoca la forma di un diamante sfaccettato. I loro prezzi al pubblico vanno da un minimo di circa 1.500 euro fino alle cifre iperboliche dell'alta gioielleria in cui si esprimono al massimo le capacità manifatturiere. Il taglio a cuore è stato esteso alle pietre preziose colorate (zaffiri, rubini e smeraldi) ma anche ai diamanti più piccoli utilizzati per le collezioni destinate al pubblico giovane. «Siamo un po' gli specialisti del gioiello di coppia» conclude Paolo Re spiegando che ormai l'azienda ha rapporti con le varie borse mondiali dei diamanti e con le miniere per garantire la fornitura di pietre con questo taglio in modo continuativo.
Per il prossimo Natale il gioiello più ambito è un bracciale con i cuoricini di diamanti ai lati del polso ma la notizia è che nel 2025 verranno aperti due negozi monomarca a Milano e a Bari che daranno un'ulteriore vicinanza ai gusti del cliente finale.
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