Oggi, non si può certo dire che ascoltare Jordi Savall sia cosa rara, perché in Italia e a Roma suona ormai tutte le stagioni, e talvolta anche più duna volta, quasi sempre, però, alla IUC o alla Filarmonica, mai a Santa Cecilia. Perché poi? Questa sera, ad esempio, torna alla Filarmonica con un nuovo programma, dal titolo Pellegrinaggi dellanima, che riscopre radicati interessi.
Da qualche anno, da quando cioè ha fondato letichetta Alia Vox, Savall ha preso ad eseguire, dopo averle scoperte e studiate, musiche sconosciute, molto diverse da quelle che comunemente si ascoltano. Questa tendenza, divenuta col tempo più programmatica, era del resto presente nelle intenzioni di Savall, già quando diede a uno dei suoi ensemble - uno dei tanti da lui fondati, oltre la «Reial Capella de Cataluna» e «Le Concert des Nations» - il nome di Hesperion XXI, lo stesso con cui nellantichità veniva indicata una vasta area mediterranea, Hesperia appunto, che andava dalla Spagna, allItalia alla Francia meridionale. Quellarea mediterranea cui Savall si è mostrato sempre particolarmente interessato, col tempo sè allargata ad altri paesi e civiltà che si affacciano sul «mare nostrum», come quelle africane e mediorientali. Per farcene conoscere suoni ed atmosfere, ma anche poesia e tradizioni letterarie, Savall ha reclutato nel suo ensemble musicisti di diversa cultura e provenienza: Driss El Maloumi, che suona loud ( antico strumento a corde di origine persiana, considerano strumento principe della tradizione musicale araba), Dimitri Psonis con moresca (chitarra di origine araba) e santur (strumento a corde percosse della musica persiana), e Pedro Estevan, percussioni, oltre allimmancabile compagna di una vita Montserrat Figueras (canto) e a Savall medesimo che prende in carico in prima persona viella, lira e rebab (antico strumento a corde che si suona con larco, in uso presso i popoli musulmani). Il programma del concerto di questa sera alla Filarmonica consente di compiere un viaggio fra le sonorità mediterranee, attraverso musiche, danze e canti cristiani, sefarditi, ottomani e arabo-andalusi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.