Immigrati, c'è l'intesa tra Maroni e le Regioni: "Piano per distribuire fino a 50mila profughi"

Intesa al Viminale con gli enti locali: "Distribuzione dei migranti in base al numero di abitanti delle Regioni". Intanto altri due barconi con a bordo circa 250 persone stanno entrando nel porto di Lampedusa, dopo le 300 persone sbarcate sull'isola nella notte: gli stranieri sfiorano quota 6mila

Immigrati, c'è l'intesa tra Maroni e le Regioni: 
"Piano per distribuire fino a 50mila profughi"

Lampedusa - Toccata quota 6mila. Altri due barconi carichi di migranti stanno entrando nel porto di Lampedusa. A bordo dovrebbero esserci circa 250 persone, che fanno così salire il totale degli arrivi di oggi a circa 650 migranti: dunque, più di quelli che sono partiti con il ponte aereo. Prima di questi ultimi sbarchi, oggi sono arrivati con tre barconi 290 immigrati dopo le migliaia che hanno raggiunto l’isola nei giorni scorsi. Due sbarchi, il primo di 105 persone e il secondo di 22, sono avvenuti nella notte mentre l’ultimo barcone - con a bordo 164 persone tra cui un minore - è entrato in porto scortato da una motovedetta delle Capitanerie di porto poco dopo le 8 del mattino. Intanto il sindaco dell’isola Dino De Rubeis ha fatto sapere che gli immigrati attualmente a Lampedusa dovrebbero essere trasferiti in alcuni siti della Difesa in Sicilia e Puglia dove dovrebbero essere allestite delle tendopoli.

La nave militare A Lampedusa, dove oggi è previsto l’arrivo della nave militare San Marco che dovrebbe evacuare un migliaio di immigrati e di una delegazione del comitato parlamentare di controllo sull’accordo di Schengen guidata dal presidente Margherita Boniver, la situazione resta tesa. Il sindaco Bernardino De Rubeis e la popolazione sollecitano l’immediato trasferimento dei profughi; una posizione condivisa anche da numerose organizzazione umanitarie come l’Alto commissariato Onu per i rifugiati.

Il vertice convocato da Maroni Da Regioni, provincie e comuni c’è stata adesione alla richiesta di accogliere fino a 50mila migranti, "un numero molto realistico" ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, al termine di un incontro con i presidenti di regioni, Anci e Upi. Il piano, ha aggiunto Maroni, "lo stiamo mettendo appunto e sarà presentato nei prossimi giorni. Nella distribuzione dei migranti terremo conto del numero di abitanti per ciascuna regione". Regioni, provincie e comuni, ha spiegato il ministro, "hanno aderito alla richiesta avanzata qualche giorno fa anche dal Capo dello Stato ed è stato discusso un piano di emergenza per i profughi che deve partire dal principio di solidarietà: tutti i territori devono sentirsi coinvolti". Il piano che il ministero formulerà, ha proseguito, "terrà conto nella distribuzione dei migranti del criterio del numero di abitanti per regione, nel senso che le regioni più popolose accoglieranno un maggior numero di persone, ma - ha precisato - ci saranno dei correttivi: le regioni che hanno già una forte pressione migratoria (Sicilia, Calabria e Puglia) e l’Abruzzo che ha avuto il terremoto, saranno salvaguardate".

Per quanto riguarda le risorse, Maroni ha ricordato che "il consiglio dei ministri ha rifinanziato il fondo della protezione civile, per consentire al prefetto Caruso, commissario all’emergenza, di gestire nel migliore dei modi ciò che va fatto".

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