Guadagno e reputazione sul lavoro interessano più alle donne che agli uomini. E in Italia le piccole imprese guidate da donne hanno resistito meglio alla crisi rispetto a quelle maschili (rispettivamente -1,8% e -2,5% in due anni). Se gli uomini lavorano guardando soprattutto al futuro motivati dalla prospettiva di miglioramento (27,4%), per le donne il lavoro è anche affermazione sociale: guadagno e reputazione, infatti, sono stimoli che interessano più le donne che gli uomini (rispettivamente 10,5% e 6,6%). In Italia complessivamente sono 845.245 le imprese individuali con titolare donna (circa 1 impresa individuale su 4), e proprio le piccole imprese femminili hanno resistito meglio alla crisi rispetto a quelle maschili: dal 2008 ad oggi, infatti, le imprese individuali con titolare donna hanno registrato una diminuzione di -1,8%, meglio del -2,5% registrato dalle imprese maschili.
In Lombardia si contano 90.820 le imprese «rosa» (circa 1 su 5), e proprio le piccole imprese femminili hanno resistito meglio alla crisi rispetto a quelle maschili: dal 2008 ad oggi, infatti, le imprese individuali con titolare donna hanno registrato una diminuzione di -0,5%, meglio del -2,7% registrato dalle imprese maschili.
Si registra anche un vero e proprio boom delle imprenditrici straniere: le imprese individuali con titolari nate oltre confine crescono in due anni di +14,3%. È quanto emerge dalla indagine «Economia, impresa e donne» e da elaborazioni condotte dall'Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, che ha organizzato per mercoledì alla Villa Reale di Monza gli sttaai generali dlel'ìimprenditoira femminile in collbaorazione con Intesasan poao e pirelli
«Con l'iniziativa "Donne per lo Sviluppo. Gli stati generali dell'imprenditoria femminile" - spiega Mina Pirovano, Presidente del Comitato per l'Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Monza e Brianza - vogliamo aprire un momento di riflessione internazionale per fare il punto sul ruolo delle donne nella nostra società con esperti, giornaliste, donne d'impresa e lavoratrici che ogni giorno devono conciliare famiglia e lavoro. Questi momenti sono l'occasione per porre in evidenza best practices affinché possano diventare modelli di sviluppo diffusi così da migliorare la qualità della nostra vita. Del resto nei momenti di difficoltà le donne sono le prime a rimboccarsi le maniche nella famiglia e nel fare impresa: è una potenzialità che deve essere favorita e sostenuta».
Saranno inoltre allestiti per le mamme lavoratrici che parteciperanno al convegno il baby camp a cura di Casa Bimbo Tagesmutter Monza e il corso di cucina veloce con lo chef Virginia Rossi (La Sprelunga, Seveso) e con il sommelier Serena Novati (AIS Lombardia).
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