New Delhi - È salito a 73 morti il bilancio dell’imboscata dei maoisti contro un convoglio di poliziotti avvenuta nello stato del Chhattisgarh. Lo riferisce la televisione privata Cnn-Ibn aggiungendo che si tratta di uno degli attacchi più gravi mai compiuti dai ribelli comunisti attivi nel Centro e Nord Est dell’India. Gli scontri sono ancora in corso nella zona e sono stati mandati dei rinforzi.
L'imboscata Centinaia di ribelli avrebbero preso di sorpresa i veicoli di soccorso giunti sul luogo in seguito all’esplosione di una mina. Alcune strade di accesso sono state bloccate dai guerriglieri. L’imboscata è avvenuta all’alba in una sperduta giungla nella regione di Dantewala, roccaforte degli insorti, dove è in corso un’offensiva del governo di New Delhi contro i guerriglieri. Secondo il ministro degli interni P.K. Chidambaram "è stata una trappola tesa dai naxaliti (i maoisti indiani) che mostra tutta la loro brutalità e crudeltà". Il ministro si è detto "scioccato" dall’alto numero delle vittime.
L'altro attentato Domenica, i ribelli avevano ucciso altri 10 agenti di polizia in Orissa, stato orientale del paese ricco di risorse minerarie.
I maosti hanno organizzato una serie di attentati in risposta all’offensiva della polizia che, secondo i funzionari, ha indebolito per la prima volta il movimento attivo dagli anni '60. I maoisti, che dicono di combattere per i diritti dei poveri contadini e dei manovali senza terra, stanno aumentando la loro influenza nelle zone sud orientali dell’India, ma anche nel centro del subcontinente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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