(...) nel senso che soli, soletti, abbiamo incontrato, per caso, il presidente Preziosi, in uno dei ristoranti chic della città dove è solito assaporare ottimi menù prima della partita e con lui abbiamo soltanto scambiato qualche piacevole battuta amichevole, col sorriso sulle labbra. Dunque nulla di pericoloso e di «inquinante», ma soltanto uno scambio di riflessioni che pensiamo al Presidente facciano anche piacere, essendo lui un uomo davvero «pubblico» e avendo di fronte un giornalista che piacevolmente ama scoprirlo in certe sue reazioni (di lui, pensate, abbiamo anche riferito del numero di sigarette che fuma durante una partita, riportandone anche la «marca», senza che lui se ne sia rammaricato anzi...). Per la tranquillità dellottimo Luca Barabino che era al tavolo del presidente insieme al suo adorato e genoanissimo fratello (con la relativa e sorridente consorte) ecco le battute intercorse fra un caffè e un dolcetto col presidente.
Presidente la prendiamo questa punta?
«State tranquilli, sto prendendo Drogba! Va bene?»
Non lo dica, presidente, se no esplode la notizia.
«Penso invece che dovremo recuperare Ze Eduardo, un vero bomber, peccato sia infortunato. Su di lui ho creduto e credo».
Un sorso di caffè e poi: «Abbiamo tanti giocatori, verranno bene in queste otto/nove partite che abbiamo, ci sarà un turnover e per fortuna giocheranno tutti». Infine una riflessione sulla nostra città colpita dallalluvione: «Bisogna stare attenti a non dimenticare in fretta. Voglio dirlo questo, chiaramente. Intanto ho chiesto a Beretta di sbrigarsi a dare i trecento milioni promessi e a fare la partita della Nazionale. Guai a dimenticare quello che è successo». E un appunto anche alla stampa: «Voi giornalisti, soprattutto voi, dovete pungolare, stimolare, far fare chiarezza, avete un grande compito». Ecco, questa è stata la breve chiacchierata con un presidente rossoblù tranquillo e disteso. Tranquillo e disteso perché si era prima della partita. Probabilmente non avrebbe mai pensato di dover andarsene a metà del primo tempo, per il... disgusto (si può dire?) visto in campo. Lannotazione sulla «città che non deve dimenticare presto» ci è piaciuta molto e pensiamo non infastidisca la... suscettibilità di qualcuno. Le cose belle, le riflessioni profonde, attente, umane, più hanno un carattere «pubblico» (e non confidenziale) più hanno un senso e un valore.
Quello lo chiedono i nostri bimbi. E Babbo (o il Joker) li faranno felici.
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