Indro, ma come? Ti turi il naso ma non voti Dc?...

Caro direttore, l'altra sera vedendola e ascoltandola in televisione nel match con Bocca, siamo tutti rimasti alquanto disorientati nel sentirle dire che, dopo avere invitato i suoi elettori a votare il 20 giugno per la Dc, lei ha votato per un altro partito, non so quale (...) Ora, venendo a scoprire che il suo direttore, dopo avere predicato in un modo, ha razzolato in un altro, si sente gabbato. Non la invito a giustificarsi. Ma una spiegazione credo che ce la debba.
Pasquale Ladonna - Milano
Caro Ladonna, sempre più mi convinco che non bisognerebbe andare mai in televisione, perché non se ne esce senza avere provocato qualche malinteso. A me non sembra proprio di avere detto ciò che lei ha sentito o creduto di sentire. Ma non escludo di essermi espresso in modo da farlo pensare. Comunque, ciò che volevo dire era questo: che fino al 20 giugno non avevo mai votato per la Dc. Il che, a mio parere, sottintendeva che il 20 giugno invece lo avevo fatto proprio per i motivi che avevo spiegato ai nostri lettori. Può darsi, le ripeto, che lo abbia detto in modo da fare credere il contrario. Se è così, ne chiedo scusa a lei, e a quanti come lei così hanno interpretato la mia frase.

Perché è sempre stata - e rimane - mia ferma convinzione che chi scrive o parla ha il dovere di essere chiaro, e che la colpa di un equivoco è sempre di chi lo crea, non di chi ci cade.
Comunque tengo a confermarlo: il 20 giugno razzolai come avevo predicato. A malincuore. Turandomi il naso. Chiedendone perdono a Dio. Ma lo feci.
Indro Montanelli

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