Infrastrutture, allarme di Bankitalia

Sul piano delle infrastrutture stradali «la Lombardia sconta un ritardo rispetto al resto del Paese». A far squillare il campanello d'allarme delle infrastrutture lombarde questa volta è la Banca d'Italia nel «rapporto sull’andamento dell’economia della Lombardia nel 2005». «Le infrastrutture stradali sono in ritardo per l'incertezza paralizzante legata alla disponibilità dei finanziamenti - ha allertato Salvatore Messina, direttore della sede di Milano di Bankitalia - ma anche per le difficoltà di coordinamento tra i soggetti coinvolti nei progetti infrastrutturali, che hanno rallentato la definizione di soluzioni consensuali». Il rapporto mette comunque in risalto come la regione sia la locomotiva d’Italia. E all'inizio del 2006 si sono ulteriormente rafforzati i segnali di ripresa.
«La Lombardia conferma il primato nella classifica delle Regioni italiane e il suo ruolo di traino di tutto il Paese, che ha la necessità di recuperare posizioni rispetto ai partner europei. Questo deve essere coerentemente riconosciuto da tutti».

È questo il commento del presidente della Regione, Roberto Formigoni, che ha aggiunto che per «continuare a svolgere il ruolo di locomotiva del Paese la Lombardia deve essere messa nelle condizioni di competere con i migliori».

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