Ingroia va in Guatemala: "Non scappo, parlerò dal mio blog"

Il procuratore prossimo ad assumere l'incarico per l'Onu: "È solo un arrivederci"

Ingroia va in Guatemala: "Non scappo, parlerò dal mio blog"

"Non vado in Guatemala perché mi sono arreso: nessuna fuga. È solo un arrivederci. E continuerò a parlare da un blog, dialogando ben contento di poter far sentire la mia voce con le mani più
libere"
.

Antonio Ingroia, ormai vicino ad assumere il nuovo incarico all’Onu, imita Beppe Grillo. E promette di continuare a scrivere e a parlare. Non lo farà più nei comizi di partiti, nelle manifestazioni della Fiom o nel salotto di Santoro, come spesso ci ha abituato, ma da una piattaforma multimediale.

Un blog che verrà ospitato sul sito della rivista Micro Mega di Paolo Flore D'Arcais. A chi lo accusa di anadre via da Palermo proprio mentre è in corso il processo sulla presunta trattativa Stato-mafia, risponde a muso duro: "Non mi sono arreso, non c’è nessuna fuga, grazie a questo blog sono convinto di poter aiutare la verità e la giustizia dialogando con i cittadini dal Guatemala, più di quanto potrei fare da magistrato con le mani un pò legate".

Il procuratore aggiunto di Palermo ammette che "le condizioni politiche e legislative in questo momento non aiutano l’emergere della verità sulla stagione" delle stragi di mafia e della
trattativa, ma ribadisce che la sua non è una fuga e che "c’è molta strumentalizzazione polemica nei miei confronti per denigrare le mie

indagini: se fossi rimasto mi avrebbero accusato di esibizionismo politico-mediatico; adesso invece fuggirei perché consapevole della debolezza dell’inchiesta. Di accuse simili furono oggetto anche falcone e Borsellino".

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