Un innovativo pacemaker consente l’esame RMN

Cresce, per i portatori di pacemaker, la possibilità di sottoporsi alla risonanza magnetica nucleare (RMN). Con impianti che prevedono innovativi ettrocateteri cardiaci, oggi a disposizione, compatibili con l’imaging e tali da garantire la massima sicurezza del paziente durante l’esecuzione dell’esame.
In Italia il primo impianto di pacemaker (il dispositivo medico usato per regolarizzare il ritmo e garantire un buon funzionamento del cuore), con elettrocateteri di ultima generazione, è stato effettuato nei giorni scorsi all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia (Como), dal dottor Gianluca Botto, direttore del laboratorio di elettrofisiologia del nosocomio. “Gli elettrocateteri rispondono a un bisogno clinico, ancora non soddisfatto, per i cateteri a fissaggio passivo MR- Conditional” ha dichiarato il dottor Botto. “Questo nuovo catetere rappresenta una soluzione aggiuntiva a disposizione del medico e per i suoi pazienti”.
Avanzamenti che porteranno a indubbi benefici per il paziente. Basti pensare che ogni anno in tutto il mondo si eseguono circa 60milioni di procedure di risonanza magnetica. Un esame clinico, diventato ormai fondamentale, per la corretta diagnosi di molte patologie e disturbi, indicato entro il primo anno dall’impianto, per il 17 per cento dei pazienti portatori di pacemaker, che solo in Europa sono oggi oltre due milioni. I nuovi elettrocateteri, frutto della ricerca della multinazionale Medtronic (l’azienda statunitense di Minneapolis , per questi strumenti, ha ottenuto di recente il marchio di conformità europea - CE), sono i più piccoli elettrodi MR-Conditional, disponibili sul mercato; sono a fissaggio passivo (vale a dire si ancorano alla parete cardiaca attraverso piccole alette o barbe) e offrono ai medici una scelta ulteriore di cateteri compatibili con la risonanza magnetica, al fine di evitare rischi al paziente durante l’esecuzione dell’esame di imaging. I precedenti cateteri, erano a fissaggio attivo, ovvero si ancoravano al tessuto cardiaco attraverso una piccola vite.

Proprio per garantire sicurezza e efficacia della terapia di stimolazione, i nuovi elettrocateteri sono stati testati in oltre 400mila scenari, analizzando le diverse corporature dei pazienti, le localizzazioni della scansione, la tipologia degli scanner e la lunghezze dei cateteri.

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