Giornata mondiale Sclerosi Multipla: nuovi segni si manifestano nel sangue anni prima dei sintomi

La speranza degli studiosi è quella di anticipare il trattamento nei soggetti a rischio e di donare agli stessi la speranza di una vita migliore

Giornata mondiale Sclerosi Multipla: nuovi segni si manifestano nel sangue anni prima dei sintomi
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La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa cronica autoimmune che interessa il sistema nervoso. Ad essere aggredita è soprattutto la mielina, ovvero la sostanza grassa dalle molteplici funzioni. Essa, infatti, circonda e protegge le fibre del sistema nervoso ed è anche implicata nella corretta trasmissione dei segnali nervosi.

La patologia si chiama così perché, nelle diverse aree in cui la mielina subisce un danno, si forma un tessuto cicatriziale (sclerosi) al posto della normale componente tissutale. Si stima che la sclerosi multipla colpisca 2,3 milioni di persone (in particolare donne) e la quasi totalità delle diagnosi si concentra nella fascia di età compresa fra i 20 e i 50 anni.

I sintomi della sclerosi multipla

I sintomi della sclerosi multipla compaiono quando la mielina subisce un danno che altera la trasmissione degli impulsi nervosi tra il cervello, il midollo spinale e altre parti del corpo. Le manifestazioni, che possono essere fluttuanti o durature, includono:

  • Disturbi visivi: nel 50% dei pazienti il sintomo chiave è la neurite ottica
  • Disturbi della sensibilità: riduzione della percezione al freddo, al caldo e al dolore
  • Disturbi intestinali: stitichezza, difficoltà a trattenere feci e/o gas
  • Disturbi vescicali: incontinenza, urgenza minzionale, ritenzione urinaria
  • Disturbi sessuali: eiaculazione precoce, disfunzione erettile, difficoltà a raggiungere l'orgasmo
  • Disturbi cognitivi: problemi di memoria e di apprendimento, difficoltà di concentrazione
  • Stanchezza intensa
  • Dolore cronico
  • Depressione
  • Vertigini
  • Difficoltà nella deambulazione.

La sclerosi multipla e la produzione di anticorpi

Gli scienziati dell'Università della California (San Francisco) hanno scoperto che in circa un caso su dieci di sclerosi multipla il corpo inizia a produrre specifici autoanticorpi anni prima che si manifestino i sintomi. Essi sembrano legarsi sia alle cellule umane, sia agli agenti patogeni comuni e ciò potrebbe spiegare il perché degli attacchi immunitari al cervello e al midollo spinale, segni questi distintivi della malattia. Lo studio è stato pubblicato su Nature Medicine.

Si ritiene che le patologie autoimmuni come la sclerosi multipla derivino in parte da rare reazioni immunitarie a infezioni comuni. Nel 2014 il neurologo Michael Wilson, autore della ricerca, assieme ad altri colleghi ha cercato di approfondire questi meccanismi. A tal proposito è stata utilizzata una tecnica chiamata sequenziamento dell'immunoprecipitazione del phage display (PhlP-Seq) grazie a cui i virus sono progettati per visualizzare frammenti di proteine come bandiere sulla loro superficie.

Lo studio

Grazie al sequenziamento dell'immunoprecipitazione del phage display, il team ha analizzato campioni di sangue di 250 pazienti raccolti dopo la diagnosi e campioni prelevati cinque o più anni prima la comparsa dei sintomi. Si è scoperto che il 10% dei soggetti aveva una sorprendente abbondanza di autoanticorpi anni prima della scoperta della patologia.

La dozzina di autoanticorpi si sono attaccati a un modello chimico che assomigliava a quello trovato nei patogeni comuni, tra cui il virus di Epstein-Barr che in precedenti studi è stato segnalato come possibile concausa della sclerosi multipla. I ricercatori sono altresì giunti alla conclusione che gli individui con questi autoanticorpi avevano livelli elevati di luce del neurofilamento (Nfl), una proteina che viene rilasciata quando i neuroni si rompono.

Servono ora ulteriori approfondimenti.

Tuttavia gli scienziati sperano che gli autoanticorpi individuati possano essere un giorno rilevati con un semplice esame del sangue così da anticipare il trattamento e donare ai pazienti la speranza di una vita migliore.

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