Tumore al polmone, scoperte "tracce" nel respiro: come riconoscerlo

Grazie a un preciso biomarcatore è possile trovare tracce del cancro al polmone nel momento in cui espiriamo: come funziona la rivoluzionaria scoperta cinese e cosa può cambiare nel prossimo futuro

Tumore al polmone, scoperte "tracce" nel respiro: come riconoscerlo
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Si tratta di un enorme passo avanti nella ricerca che può avere importantissime implicazioni nella cura e prevenzione del cancro al polmone: alcuni ricercatori cinesi della Zhejiang University hanno scoperto che nell'aria che espirata (cioè mandata fuori, il contrario di inspirare) sono contenute minuscole particelle in grado di dire se una persona possa avere o meno quel tipo di malattia.

Come funziona il "naso elettronico"

Lo studio è pubblicato sulla rivista Acs Sensors dove questi ricercatori hanno spiegato lo sviluppo di un sensore anoscopico ultrasensibile che riesce a scoprire i livelli di isoprene nel respiro, un biomarcatore che scopre l'eventuale tumore ai polmoni: la sensibilità del sensore è tale che ha raggiunto la soglia di rilevamento anche di due minuscole particelle per miliardo superando quelli già in commercio. Quando espiriamo rilasciamo vari gas tra cui vapore acqueo, anidride carbonica e altri composti presenti nell'aria", spiegano i ricercatori. Tra questi, livelli ridotti di isoprene possono essere la spia della malattia.

Il test

Per scoprire chi avesse un tumore al polmone gli scienziati hanno effettuato alcuni test su 15 pazienti volontari tramite un dispositivo di rilevamento portatile scoprendo il cancro in cinque di loro che in passato avevano avuto una diagnosi con questa patologia. Il dispositivo ha rilevato livelli di isoprene inferiori a 40 ppb (l'unità di misura) nei campioni di partecipanti con cancro e oltre 60 ppb nei partecipanti senza cancro. "Questa tecnologia di rilevamento potrebbe rappresentare una svolta nello screening non invasivo del cancro ai polmoni e ha il potenziale per migliorare i risultati e persino salvare vite, spiegano i ricercatori.

Cosa può cambiare adesso

Se questo strumento dimostrerà l'affidabilità che ha evidenziato in un numero ristretto di partecipanti potrebbe essere una svolta nel combattere quests terribile malattia. "Il nostro lavoro non solo fornisce una svolta nello screening del cancro non invasivo e a basso costo tramite l'analisi del respiro, ma promuove anche la progettazione razionale di materiali di rilevamento dei gas all'avanguardia". Proprio quest'ultima tematica è molto importante per le possibili implicazioni per scoprire anche altre malattie oltre al tumore del polmone: i sensori di gas stanno diventando sempre più importanti in settori come l'assistenza sanitaria. "Un'applicazione emergente della tecnologia di rilevamento del gas è l'analisi del respiro umano, che contiene una miriade di composti organici volatili (Voc) endogeni che possono fungere da biomarcatori di malattie e tumori".

Le nuove sfide

Gli studiosi hanno spiegato infine che per commercializzare la tecnologia utile per scoprire il cancro tramite il respiro saranno ancora necessarie nuove ricerche sull'analisi dei dati e l'integrazione della tecnologia con dispositivi portatili ma anche nuove indagini che mettano in relazione l'isoprene del respiro e cancro ai polmoni.

"Affrontando queste aree e completando i rigorosi studi clinici, la tecnologia di rilevamento del gas isoprene del respiro potrebbe diventare uno strumento trasformativo nella rilevazione non invasiva del cancro ai polmoni, salvando in definitiva vite e migliorando l'assistenza sanitaria".

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