Milano - Dimenticate il cliché dei soliti topi d'appartamento. I ladri che si arrabattavano tra grimaldelli e lime per scassinare porte di appartamenti e ingressi di villette sono ormai superati. Basti pensare che per mettere a segno la maggior parte dei circa venti furti commesssi tra sabato e domenica (e si parla solo delle denunce inoltrate alla polizia, esclusivamente nell'area metropolitana) i malviventi che volevano far razzia di denaro e preziosi si sono serviti del bumping (dall'inglese bump key, chiave limata). Un sistema di manomissione delle serrature, originario del nord Europa, diventato ormai un vero e proprio incubo per le forze dell'ordine e, soprattutto, per chi crede di potersi sentire sicuro a casa propria o nel negozio dove svolge qualche attività, installando costose porte blindate. Proprio ieri mattina in questura la polizia ammetteva che la «geniale trovata» dei ladri sta facendo aumentare vertiginosamente le statistiche dei furti.
«È una nuova tecnica di scasso, diffusa da un paio d'anni - ci spiega un fabbro esperto -. che consiste nell'aprire serrature anche di alta sicurezza, in pochi secondi, tramite una chiave particolare, precedentemente limata, sull'estremità della quale vengono poi praticati semplici colpetti di un martelletto di legno o di un cacciavite. La tecnica non lascia tracce di scasso e il fenomeno è stato al centro di test accurati condotti su 60 cilindri di sicurezza di diverse marche, alcune molto prestigiose. I risultati sono sconcertanti, se si considera che ben l'80 per cento sono risultati facilmente apribili in pochi secondi con questa tecnica».
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Abbiamo chiesto allora anche di spiegarci come funziona il bumping. «Bisogna inserire una chiave appositamente limata nella serratura. La chiave viene poi colpita appunto con un oggetto rigido, di solito il manico del cacciavite. Ed è la forza cinetica del colpo, dato con maestria, che fa così fa alzare i pistoni superiori oltre la linea di apertura facendo scattare la serratura stessa» conclude il fabbro.
Polizia e carabinieri non sanno come arginare il fenomeno. «La pericolosità di questa tecnica è nella facilità di utilizzo e nella semplicità degli strumenti necessari - ammette un investigatore -. Questa chiave universale, infatti, si può fare senza particolari attrezzature».
Insomma: chi pensava di potersi mettere in salvo dai furti installando costose porte blindate, dovrà decidersi a comprarsi un bell'antifurto.
Le tecnologie degli allarmi, fortunatamente, sono più complesse, difficilmente individuabili. «Purtroppo - spiega sempre la polizia - si verifica uno strano fenomeno: d'inverno, i milanesi pensano, erroneamente, di rischiare meno rimanendo fuori casa poche ore (magari per andare al cinema) che non qualche giorno. E poi al ritorno da una cena o da una giornata a parlare con gli insegnanti dei figli si trovano l'appartamento svaligiato».
E a dimostrazione del fatto che i furti invernali superano quelli estivi, basti pensare che nel 2011 il picco si è registrato tra settembre e dicembre (2.119), contro i 1.479 dell'estate. E anche nel 2012, i furti tra gennaio e aprile (1.904) difficilmente saranno superati da quelli tra maggio e agosto, considerando che, al 31 agosto, i colpi sono stati «solo» 1.240.
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