L'ipocrisia di Grillo e i soldi del Pd

Il caso Idem (e non solo)

L'ipocrisia di Grillo e i soldi del Pd

Questa volta ha ragione Grillo. Ecco il suo ragionamento. «Non voglio fare il difensore d'ufficio della Idem, anzi. Mi fa però incazzare l'ipocrisia di personaggi che hanno sequoie giganti nel fondoschiena come Unipol e Mps e che si indignano per l'Ici della Idem». Josefa è stata eletta per meriti sportivi. Doveva essere la donna immagine del Pd. Poi è stata scaricata. Messa all'indice. È diventata il pannosporco da buttare sulla pubblica piazza, come un rifiuto, come la mela marcia di un partito di angeli. Solo che gli angeli del Pd hanno la faccia sporca e tosta. E continuano a raccontare e a raccontarsi come un partito diverso. Ma, appunto, non riescono più a nascondere gli affari Unipol e Mps. È per questo che il comico genovese può urlare contro il Pd: «Se ha sbagliato è giusto che la Idem paghi, i partiti però osservino almeno un dignitoso silenzio per non farci vomitare». Adesso non è che Grillo sia il vendicatore senza macchia e senza paura. Con quel Pd che lui adesso insulta era pronto ad andare al governo. No? Dite di no? Eppure è così. Se il Pd avesse votato Rodotà al Quirinale adesso i grillini sarebbero seduti sazi e soddisfatti al governo. Se poi Bersani abbia tergiversato e Beppe ripudiato il vecchio costituzionalista questo non cambia l'intenzione. Il Cinque stelle allora aveva virato a sinistra e a quei tempi il Pd non faceva vomitare. Meno male, allora, che il buon Grillo almeno una cosa l'ha capita: mai fidarsi di un partito di pseudogiusti che predica bene e razzola male. Perché il Pd è questo. È questa la sua cultura, quella dei sepolcri imbiancati. La facciata la ridipingono ogni giorno, ma dentro si sente la solita puzza di marcio. Vale anche per il caso Idem. L'olimpionica con passaporto italiano e nome tedesco non è affondata solo per una tassa non pagata. Sotto la canoa c'è molto di più. C'è per esempio in cantiere un decreto per riammodernare gli impianti sportivi italiani. Mette a disposizione 50 milioni di euro. E presto ne arriveranno altri centinaia. È un bottino grosso, che fa gola a tutti i clientes e gli affaristi che ruotano intorno ai partiti. Nel Pd da tempo litigano per chi e come gestire i soldi. Non trovano l'accordo e volano le sedie. Il timore è che la povera Josefa non fosse in grado di gestire una situazione così complicata. Nessuno mette in dubbio le sue qualità come atleta, ma un conto è pagaiare, altro navigare nella melma della politica. Non bastano le braccia, serve l'esperienza e parecchio pelo sullo stomaco. Cosa hanno pensato allora nel Pd? Visto che la signora è caduta sull'Imu sfruttiamo l'occasione e facciamola fuori. La matassa impianti sportivi ha bisogno non di un'olimpionica, ma di qualcuno che sappia «imporre» le divisioni. È un affare da vecchi pirati.

segue a pagina 11

Fontana a pagina 11

di Salvatore Tramontano

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